SANTA MARGHERITA LIGURE – Nuovo capitolo nella lunga diatriba Mediaset-Vivendi. Questa volta l’oggetto del contendere è la creazione della holding in Olanda MediaforEurope, società nella quale si fonderanno Mediaset e Mediaset Espana. La società francese ha inviato una comunicazione “nell’interesse di Mediaset e dei suoi azionisti” nella quale chiede di convocare una nuova assembla straordinaria al fine di revocare le deliberazioni assunte in quella del 18 aprile che, a suo dire, sarebbero invalide per averla illegittimamente esclusa dall’esercizio del diritto di voto. Mediaset, però, non si allarma ed è l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi a spiegare che si tratta di una mossa “normale”.
Vivendi può esercitare il suo diritto di recesso
Nessuna ansia neanche per quanto riguarda la possibilità che Vivendi possa esercitare il suo diritto di recesso sulla quota in suo possesso: “Se dovesse farlo, siamo certi che ci saranno altri investitori interessati. Mediaset potrebbe poi comprare ciò che rimane. Se alla fine si superano i 180 milioni (tetto massimo delle richieste di recesso da parte degli azionisti, ndr) allora dovremo trovare un’altra strada, ma siamo fiduciosi su ciò che avverrà”.
Inoltre, ragiona Berlusconi junior durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, “non avrebbe senso per Vivendi esercitare il diritto di recesso, gli converrebbe vendere adesso. Se non lo fanno è già una dichiarazione di intenti. Poi con Vivendi e Bollorè abbiamo imparato che non si sa mai…”.
I nomi dei componenti del cda sono già stati fatti
Intanto, Berlusconi guarda dritto ai prossimi mesi. Prima di tutto, all’assemblea del 4 settembre, che dovrà approvare la fusione. Poi, la costituzione della governance, presumibilmente a dicembre. I nomi dei componenti del cda, però, sono già stati fatti. Fedele Confalonieri rimarrà alla gestione delle assemblee e del cda, sarà un senior non executive director.
Un’operazione che darà vantaggi non solo a Mediaset
Pier Silvio Berlusconi sarà presidente e amministratore delegato. In fondo, è la sua creatura, e la difende a spada tratta: “Abbiamo lanciato un progetto coraggioso – spiega orgoglioso -, la creazione di un agglomerato di broadcaster che vorremmo diventasse una casa di produzione europea. E’ un progetto destinato a creare valore, abbiamo già individuato oltre 100 milioni di risparmi unendo Italia e Spagna”. Un’operazione che, secondo Berlusconi, darà vantaggi non solo a Mediaset ma a tutte le tv d’Europa e ai broadcaster che si vorranno unire. Il titolo del Biscione chiude oggi a Piazza Affari con un rialzo dello 0,28% a 2,848 euro.
(AWE/LaPresse/di Chiara Troiano)