ROMA – L’Italia invecchia con anziani sono sempre più fragili, affetti da più patologie. E’ quanto emerge da un’indagine curata per Italia Longeva, Rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva, da Davide Vetrano, geriatra dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e ricercatore al Karolinska Institute
Italia longeva ma fragile
L’Italia è un paese dove ci sono sempre più anziani. Ma l’età comporta spesso una situazione complicata per quanto concerne la sofferenza. Difatti gli ultrasessantacinquenni soffrono di più patologie. Sono quasi 1 italiano su 4, paria 14 milioni e oltre 2 milioni di supera gli 85 anni. Purtroppo però, va segnalata una carenza della rete assistenziale: ovvero quelle che comprende le cure domiciliari e presso struttura assistenziali a lungo termine, le cosiddette Rsa.
I dati
Li ha forniti il Ministero della Salute ed indicano in maniera inconfutabile che solo il 2% degli over-65 è stato accolto in Rsa, residenze sanitarie assistenziali, e solo 2,7 anziani su 100 hanno ricevuto cure a domicilio con incredibili divari regionali: in Molise e in Sicilia più del 4% degli anziani può contare sul servizio, mentre in Calabria e Valle d’Aosta si stenta ad arrivare all’1%.
L’intervista
“L’assistenza domiciliare – spiega Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva – che in Italia cresce troppo lentamente, più lentamente di quanto crescano i cittadini che ne avrebbero bisogno, è il vero cortocircuito di una buona continuità assistenziale. È evidente il ritardo dell’Italia: per ogni ora erogata, all’estero si arriva anche a 8-10 ore. Ci si pone la domanda relativa a chi debba prendersi cura di anziani con patologie croniche: La risposta è proprio che c’è una ‘terra di mezzo’ in grado di rispondere ai bisogni: la continuità assistenziale.
La ricerca
Mette sotto la lente di ingrandimento 17 tra esperienze virtuose in Aziende sanitarie locali e ospedaliere in otto regioni: Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana e Umbria. Otto best practice di gestione delle dimissioni difficili e 9 modelli efficienti di organizzazione delle reti territoriali.
Le patologie
I pazienti presi in esame sono quelli affetti da demenza, Parkinson e piaghe da decubito donìve nei casi che funzionano si mette in evidenza ii medicina generale, che opera in sinergia con altri colleghi e indossa il camice del medico di reparto (come nel caso degli Ospedali di comunità). L’Ospedale viene demandato solo per i casi di emergenza e patologie acute. E l’ospedale? Si occupa delle emergenze e delle patologie acute che interagisce con il territorio per il rientro del paziente in comunità