MILANO – Per la prima volta da quando ha evitato la bancarotta, la Grecia oggi vota nelle elezioni generali. Che, salvo sorprese, sanciranno la sconfitta del premier uscente Alexis Tripras e del suo partito di sinistra Syriza. Accusato dagli elettori di aver imposto l’austerità alla popolazione già in difficoltà per la crisi.
Il favorito alla sua successione, secondo i sondaggi, è il leader dell’opposizione Kyriakos Mitsotakis. “Domenica voteremo, lunedì volteremo pagina”, ha detto il candidato del partito conservatore Nuova democrazia. E membro di una delle più potenti famiglie politiche greche, figlio dell’ex primo ministro Konstantinos Mitsotakis. Nuova democrazia si è imposto con 10 punti percentuali di vantaggio nelle europee di maggio e, secondo i sondaggi, domenica confermerà il risultato.
Tsipras ha indetto le elezioni anticipate proprio dopo che Syriza ha subito la batosta alle europee. Mesi dopo il crollo della sua coalizione con un partner nazionalista. È stato il punto di non ritorno per il partito, che ha accompagnato il Paese nelle difficoltà economiche e in una lenta ripresa. Dopo che ha schivato la bancarotta e affrontato il piano di prestiti internazionali. Dopo la grave crisi del 2010, il giovane leader della sinistra radicale Tsipras era stato eletto nel gennaio 2015 sulla promessa di metter fine all’austerità. Impegno disatteso, sotto la pressione dei creditori internazionali, che l’ha spinto ad accettare il piano di salvataggio e le relative severe misure per evitare l’uscita dalla zona euro.
Alle europee, Syriza ha ottenuto meno del 24%, Nuova democrazia più del 33%. A quel punto, Tsipras ha optato per le elezioni anticipate il 7 luglio, tre mesi prima del previsto. A giugno, nelle locali, Nuova democrazia si è poi accaparrata 12 delle 13 regioni, oltre alle due maggiori città, Atene e Salonicco.ù
(LaPresse)