I migranti sbarcano a Malta, ma lo scontro Salvini-Ong non conosce fine

Foto Antonino Maggiore / LaPresse

ROMA – Malta dà il via libera allo sbarco dei 65 migranti a bordo della Alan Kurdi, la nave di Sea Eye. “Ma nessuno li roro – assicura il premier Joseph Muscat – rimarrà sull’isola. Verranno tutti ricollocati in altri Paesi europei”Intanto imperversa lo scontro tra la Ong ‘Mediterranea’ e il nostro Ministro dell’Interno Salvini all’indomani dello sbarco dei migranti sul veliero Alex, posto sotto sequestro a Lampedusa.

Sciurba attacca

La portavoce Alessandra Sciurba attaccano della ong Mediterranea Human Savings attacca Salvini: “C’è stata una chiara volontà politica di non darci altra possibilità. Salvini voleva il nostro scalpo” E sull’accusa di aver rifiutato acqua e cibo ribadisce la piena disponibilità a collaborare e di essere “stati disponibili a trasbordare i naufraghi su assetti navali italiani o maltesi per il trasporto a Malta”. E sul fatto che il gommone salvato non fosse in difficoltà, negano e aggiungono: “Chi dice che quel gommone non era in difficoltà, dovrebbe venire a vedere con i suoi occhi: come si fa a essere così cinici? Noi dobbiamo tornare in mare immediatamente. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Le persone che abbiamo salvato – ha aggiunto – ci hanno chiesto cosa ci succederà, ma noi non abbiamo paura. Vogliamo continuare a denunciare che i trafficanti vengono pagati due volte, direttamente dai migranti e indirettamente dal governo italiano con le sue politiche”.

Palazzotto indagato

Anche il parlamentare di Sinistra italiana, Erasmo Palazzotto, capo missione della Alex è stato iscritto nel registro degli indagati assieme a quello del comandante del veliero Tommaso Stella per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra e resistenza o violenza contro nave da guerra. “Ancora non mi è stato notificato nulla – ha detto Palazzotto –  Ce l’aspettavamo, è già successo con la Mare Jonio che abbiano indagato il comandante e il capo missione. Io non ho paura, è un atto dovuto. Del resto siamo stati noi i primi a rivolgerci alla magistratura per chiedere l’apertura di un’inchiesta”Ma per la Procura di Agrigento l’iscrizione nel registro degli indagati si tratta ‘solo’ di “un atto dovuto”. 

Salvini ribatte

“Ecco una delle tante bugie delle Ong di sinistra: il gommone soccorso non aveva nessun problema”.

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