C’è un audio a provare la presunta trattativa tra alcuni russi e degli emissari di Matteo Salvini. Alla base dell’accordo un finanziamento milionario che Mosca avrebbe dovuto elargire alla Lega. Il ‘nastro’ è stato pubblicato dal sito BuzzFeed.
Stando all’articolo apparso sul quotidiano americano, è stato Gianluca Savoini, componente dello staff del Carroccio, a vedersi con i russi presso l’Hotel Metropol di Mosca.
I soldi, frutto degli affari con il petrolio del Cremilino, sarebbero dovuti arrivare in Italia attraverso un ‘canale segreto’. Nella conversazione captata emergerebbe la volontà da parte della Lega di avvicinare la futura Europa a Putin.
Il caso è stato smentito da Salvini: “Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani: mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di wodka di finanziamento dalla Russia”.
Intanto la questione viene incalzata dal Pd. Il gruppo ‘dem’ di Palazzo Madama chiede conto ai tesorieri della Lega di produrre documenti certi per smentire il sito di informazione BuzzFeed, con una nota firmata dal capogruppo Andrea Marcucci e sottoscritta anche dai senatori Alfieri,Stefano, Mirabelli, Fedeli, Valente, Pinotti,Cirinnà, Margiotta, D’Alfonso, Sbrollini,Pittella, Laus, D’Arienzo, Magorno, Patriarca, Garavini, Astorre, Cucca, Ginetti, Parrini, Verducci,Bellanova, Rossomando, Sudano, Vattuone, Biti, Giacobbe, Boldrini.
“Il sito racconta di un presunto incontro avvenuto ad ottobre tra tre uomini russi e tre italiani, uno dei quali sarebbe Gianluca Savoini, presidente dell’associazione Lombardia-Russia vicina alla Lega, nel corso del quale sarebbe stato concordato un finanziamento al Carroccio. Se questi fatti-scrivono i senatori- testimoniati peraltro da file audio, fossero confermati, ci troveremmo di fronte ad una pesante ingerenza di uno stato sovrano, la Russia, sul voto di un paese dell’Unione europea. Altro che prima l’Italia e gli italiani, il quadro che emerge da questo articolo è inquietante ed è coerente con la vicenda dei 49 milioni di euro di finanziamento pubblico alla Lega spariti nel nulla, di cui chiediamo conto da tempo senza ottenere risposte. Come gruppo Pd al Senato chiediamo dunque al vicepremier e leader del Carroccio Salvini, che in queste ore si dice estraneo e minaccia querele, di chiarire al più presto questa ulteriore vicenda anche nelle aule parlamentari”.