Matteo Salvini messo alle strette e sotto il fuoco nemico ma anche amico. La questione relativa ai finanziamenti della Russia alla Lega ha portato il leader del Carroccio a diventare il principale obiettivo del Partito democratico. Ma anche del M5S, al Governo proprio insieme al vicepremier.
Zingaretti invoca le dimissioni
Il leader del Pd Zingaretti cerca di recuperare consensi e così accusa Salvini di questioni poche chiare, chiedendone le dimissioni, dopo aver chiesto nei giorni scorsi che il ministro dell’Interno un intervento chiarificatore in Parlamento.
Anche M5S all’attacco
Ci ha pensato Luigi Di Maio a lanciare l’attacco grillino contro Salvini. Il leader M5S, con un post su Facebook rispolvera ‘l’abc’ della politica pentastellata: “a) quando il Parlamento chiama, il politico risponde, perché il Parlamento è sovrano e lo dice la nostra Costituzione. Peraltro quando si ha la certezza di essere strumentalizzati, l’aula diventa anche un’occasione per dire la propria, difendersi e rispondere per le rime alle accuse, se considerate ingiuste; b) se ci sono sospetti su finanziamenti ai partiti, si fa una commissione di inchiesta per tutti i partiti; c) riteniamo doveroso garantire la tracciabilità dei soldi che un partito incassa durante una campagna elettorale”.
Salvini pronto a scaricare i grillini
L’attacco degli alleati ha innervosito e non poco Salvini, che per il momento incassa e tiene botta. La finestra del 20 luglio sta per chiudersi, ma ancora offre qualche giorno di tempo per lanciare la campagna elettorale sotto l’ombrellone. Per questo il leader del Carroccio sta valutando se scaricare il M5S e porre fine all’esperienza del Governo Conte.