AMENDOA (PORTOGALLO) – Portogallo nella morsa delle fiamme. La regione montagnosa di Castelo Branco, nel centro del Paese, da sabato è attraversata da roghi e i forti venti, insieme alle temperature di circa 35 gradi e alla siccità, complicano il lavoro dei vigili del fuoco.
Alle 17 la protezione civile aveva aumentato a 1.700 i pompieri dispiegati, cioè mille uomini in più rispetto alla sera prima. Su richiesta del Portogallo i satelliti del sistema Copernico dell’Unione europea hanno realizzato “carte satellitari degli incendi boschivi che colpiscono la regione di Castelo Branco”, ha annunciato su Twitter il Commissario Ue incaricato della gestione delle crisi, Christos Stylianides.
Gli incendi hanno provocato 20 feriti, otto pompieri e 12 civili, secondo un bilancio del ministero dell’Interno. Un civile con ustioni gravi è stato evacuato in elicottero verso Lisbona, 200 chilometri a sud. Nella notte fra sabato e domenica diversi villaggi sono stati evacuati per precauzione e ora le fiamme si avvicinano ad alcune case isolate nei villaggi vicini alla città di Maçao.
Sulle cause degli incendi è stata avviata un’indagine, per accertare se possano essere di origine dolosa. “Cosa strana: come mai cinque incendi di dimensioni significative cominciano in zone così vicine?”, ha chiesto il ministro dell’Interno portoghese, Eduardo Cabrita, parlando in conferenza stampa.
In un messaggio, il presidente Marcelo Rebelo de Sousa ha espresso la sua solidarietà alle centinaia di persone che combattono la piaga degli incendi. In sei regioni del centro e del sud del Portogallo è stata dichiarata l’allerta incendi massima. (LaPresse/AFP)