VENAUS – In attesa della marcia No Tav, in programma nel pomeriggio da Venaus (To) fino al cantiere di Chiomonte, proseguono gli appuntamenti del Festival Alta Felicità giunto alla terza giornata con appuntamenti e concerti. Protagonisti del primo dibattito sono alcuni esponenti dei gilet gialli francesi. “La protesta dei gilet gialli ha molte similitudini con la storia del movimento – spiegano alcuni organizzatori – la stessa forza di cambiamento e il potenziale capace di mettere in crisi il governo di Macron e l’establishment francese. Riteniamo importante cercare alleanze con chi si batte per mettere in crisi il sistema.
La loro lotta è la nostra lotta. In loro vediamo la possibilità di vedere un cambiamento a livello generale anche per la Val Susa”.
Sul palco allestito nell’area del Festival sono intervenute due esponenti dei gilet gialli, Toria e Ines, che hanno raccontato la loro esperienza nel movimento. “Dopo il fallimento degli scioperi contro la riforma per lo statuto dei ferrovieri – spiega Toria – non sono tornata a casa ma ho continuare a combattere e a sostenere i colleghi vittime della repressione del capitalismo, perché il capitalismo non accetta la ribellione” “Sono fiera di far parte di questo movimento – aggiunge Ines – ci batteremo ancora di nuovo e per sempre. La determinazione è essenziale nella lotta e dopo 9 mesi siamo sempre qui”.
(LaPresse)