Napoli, preso il detenuto evaso due giorni fa da Poggioreale. Catturato in corso Garibaldi

Si tratta di un uomo polacco di 32 anni. Era evaso dal carcere napoletano dove era detenuto con l’accusa di omicidio

Robert Lisowski

NAPOLI – Preso il detenuto evaso dal carcere di Poggioreale. Non aveva abbandonato al città. Anzi è stato catturato per strada in corso Garibaldi, angolo via Giuseppe Porzio, non lontano dal penitenziario da dove era evaso solo due giorni fa. Gli stessi investigatori ritenevano che l’uomo si trattenesse in zona per evitare controlli e posti di blocco. Le ricerche si erano concentrate in un’area circoscritta, quella delle stazione centrale, dove alla fine è stato ritrovato.

Chi è l’assassino

Si chiama Robert Lisowski, sta scontando una pena per accusa di omicidio. Ha pensato di metter in atto la fuga utilizzando il metodo tradizionale che spesso si vede anche nei film: quello delle lenzuola annodate.

L’accusa

Il criminale è a giudizio con il rito abbreviato dallo scorso mese di giugno avendo ucciso a Napoli un giovane ucraino di 36 anni, laureato in Storia ma che per vivere faceva il manovale in città. Il ragazzo venne colpito dal Lisowski perché intervenuto in una lite a difesa di un ragazzo italiano.

Condizioni disumane

Si fa sentire il cappellano del carcere, don Franco Esposito. Usa i social per lanciare l’ennesimo allarme: “E’ scappato un detenuto da Poggioreale; embè? Perché stupirsi davanti a una evasione dal carcere? E’ la cosa più naturale che possa accadere, quello che è innaturale è tenere rinchiuse delle persone in una situazione disumana e degradante. Non sto assolutamente giustificando l’evasione di un criminale ma vorrei spostare l’attenzione sul fatto che carceri come quello di Poggioreale non hanno certamente i requisiti per essere rieducativi e non servono certo al reinserimento della persona detenuta nel tessuto sociale”.

Poggioreale obsoleto

Alza la voce anche il segretario generale del sindacato di Polizia penitenziaria Spp, Aldo Di Giacomo. Indice una conferenza stampa proprio dinanzi al penitenziario napoletano, chiedendo in maniera provocatoreia l’abbattimento dlele struttura oramai obsoleta.

Gli accertamenti alla struttura

Sarà il Provveditorato regionale per la Campania a “disporre degli accertamenti amministrativi interni, di routine in casi come questi, e ricorda di aver già dislocato detenuti di Poggioreale in altri istituti penitenziari” proprio per permettere urgenti lavori di ristrutturazione. “Nel corso di questi mesi – ha concluso Di Giacomo – sono stati circa 300 i detenuti trasferiti in altri istituti, tanto che a oggi si contano 2076 presenti”.

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