CERNOBBIO – L’Italia rappresenta “un caso emblematico” per quanto riguarda le “dinamiche anemiche” che si osservano dal punto di vista degli investimenti privati in molte economie avanzate e in particolare nell’eurozona. Lo ha spiegato nel suo intervento al Forum The European House – Ambrosetti il vice presidente della Bce, Luis de Guindos. Nello stesso discorso, il politico ed economista spagnolo ha inoltre sottolineato come la crescita della produttività del lavoro dal 1995 ad oggi sia stata dello 0,3% medio annuo in Italia. Contro l’1% dell’eurozona e il 2% degli Stati Uniti.
Ridurre le barriere al commercio
“Ridurre le barriere al commercio nei servizi e le disparità nei sistemi nazionali di tassazione delle imprese potrebbe fornire una nuova spinta al mercato unico europeo e stimolare gli investimenti”. Lo afferma il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, nel suo intervento al Forum Ambrosetti. Sottolineando come sia necessario “seguire una agenda ambiziosa per il sistema finanziario, spingere per risposte europee all’interno dell’unione dei mercati dei capitali. E andare oltre le tendenze a trincerarsi dietro ai confini nazionali”.
E’ vitale implementare le riforme strutturali nell’eurozona
Per de Guindos, l’implementazione di riforme per affrontare le sfide strutturali dell’eurozona è “vitale”. Così come dei mercati dei capitali “spessi”, nei quali cioè gli ordini di acquisto e di vendita non determinano ampie variazioni dei prezzi, sono “cruciali” per “far avanzare l’innovazione e la crescita”. Ma anche per “rafforzare la dimensione transfrontaliera degli investimenti nella Ue”.
(AWE/LaPresse)