MILANO – Idee chiare, entusiasmo da coltivare con il sacrificio e impegno massimo, step by step. Esaurita la sosta della nazionale, l’Inter è chiamata da domani a sette sfide in 23 giorni ma Antonio Conte non intende guardare troppo in là e prima di un ciclo ‘monstre’ che prevede il debutto in Champions, il derby e ostacoli come Barcellona e Juventus, si tiene aggrappato al presente in attesa di quello che verrà: “La partita della vita è quella contro l’Udinese, un’ottima squadra sulla quale dovremo fare attenzione”. Domani a San Siro oltre 55 mila tifosi scalderanno l’atmosfera balzata già alle stelle dopo appena due giornate di campionato ma il tecnico nerazzurro invita a dosare questa euforia contagiosa pur manifestando l’intenzione di cercare subito delle risposte.
L’Inter riparte da Conte
“É giusto mantenere alto l’entusiasmo ma tutto questo deve essere dosato, l’importante è che i nostri tifosi si accorgano che si stanno ponendo le basi per qualcosa di importante. L’entusiasmo non deve dipendere dal risultato ma da quello che la squadra riesce a trasmettere al tifoso e a quello che facciamo”, ha tenuto a precisare Conte. E l’immagine che l’Inter vuole dare è quella di avere “idee chiare” come ha voluto specificare il tecnico. Anche sulle scelte future: “In queste sette sfide dovremo testare e capire se tutti hanno ottenuto un livello ottimale dal punto di vista tattico e fisico e in queste partite ci sarà possibilità di giocare per tutti”.
Il ruolo di Sanchez nello scacchiere nerazzurro
Resta da capire se utilizzerà il cileno Sanchez fin da subito. “Alexis ha dimostrato di avere tutte le qualità, ha fatto molto bene. È un giocatore che ha velocità, forza e resistenza. Bisogna fargli riannodare il filo perso in questi ultimi due anni allo United e riportarlo al Sanchez che io conosco. C’è disponibilità da parte sua e deve entrare nella nostra idea di gioco. Deve entrare nella nostra idea di gioco, è il mio compito. Quando sarà pronto ci darà una mano”, ha assicurato il tecnico.
Conte punta su Lukaku
Possibile una staffetta con Lautaro, artefice del successo sonante dell’Argentina contro il Messico in amichevole, in coppia con Lukaku sul quale Conte punta molto: “É un ragazzo di valore. E durante la partita non è detto che debba fare per forza gol, deve pensare per la squadra. Lui capocannoniere al posto di Ronaldo? Romelu pensi a lavorare e a fare il bene della nostra squadra. I gol li ha sempre fatti, non vedo perché non li possa fare qui all’Inter”.
Un periodo di assestamento
Conte comunque chiede tempo, pazienza sottolineando che l’Inter è la squadra tra quelle di vertice che ha cambiato più di ogni altra: “Devi mettere dunque in conto un periodo di assestamento e di cambiamento per i calciatori nuovi e per quelli vecchi visto anche che c’è un allenatore nuovo. Questo è un punto interrogativo, dobbiamo fare in modo che diventi un punto esclamativo. Tutti quanti stiamo cercando di assorbire la stessa idea di calcio e di vedute. Il tempo giocherà a nostro favore”.
La formazione anti-Udinese
Conte sa però che nel calcio la pazienza del tifoso non è molta. Ma la linea è tracciata. E la forza del gruppo, le idee da giuoco da plasmare ridurranno i tempi dell’attesa. Per il resto al nuovo corso nerazzurro serve ripartire con una vittoria. Già da domani con l’Udinese. Conte non fa nomi e non dà la tessera da titolare a nessuno: anche Lukaku che come prima punta può essere sostituito da Lautaro Martinez. Saranno però loro due probabilmente la coppia d’attacco per domani (Sanchez destinato in panchina) nel 3-5-2 destinato a modifiche. La tentazione a tre punte c’è. Punto fermo Brozovic. A centrocampo Barella potrebbe partire dal primo minuto scavalcando Vecino, mentre Godin è atteso all’esordio da titolare al fianco di De Vrij e Skriniar.
(LaPresse)