MADRID– Il premier spagnolo facente funzioni Pedro Sanchez, che ha dovuto rinunciare a formare un governo, ha chiesto oggi agli elettori di dargli una maggioranza chiara per guidare il Paese nelle prossime elezioni che si terranno il 10 novembre. Cinque mesi dopo avere vinto le elezioni del 28 aprile, ma con soli 123 seggi su 350, il leader del partito socialista Psoe ha accusato i conservatori del Partito popolare, i liberali di Ciudadanos e la sinistra radicale Podemos di avergli impedito di formare un governo. Martedì sera ha dovuto riconoscere di non essere in grado di raccogliere i voti necessari a ottenere la fiducia in Parlamento. Dal momento che nessun altro partito è in grado di farlo, il Parlamento sarà sciolto automaticamente e nuove elezioni verranno convocate per il 10 novembre, le quarte in quattro anni.
La richiesta
Spero che gli spagnoli daranno una maggioranza più ampia al Partito socialista in modo che non sarete più in grado di bloccare la formazione di un governo, che è ciò di cui la Spagna ha bisogno”, ha detto Sanchez davanti ai deputati, rivolgendosi ai suoi avversari. Il premier ha sottolineato che la Spagna ha bisogno di un governo stabile per affrontare le sfide del rallentamento dell’economia mondiale, dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e degli indipendentisti catalani i cui leader sono a giudizio o in esilio. Il capo del Partito popolare dal canto suo, Pablo Casado, ha accusato Sanchez di “irresponsabilità” dicendo che vuole farsi confermare al potere “portando allo stremo gli elettori” con elezioni e che non ha provato seriamente a formare un governo di coalizione. “Volevi tornare alle urne dall’inizio e hai preso in giro gli spagnoli per cinque mesi”, è l’accusa lanciata da Casado a Sanchez.
L’ accordo saltato
Pedro Sanchez ha provato senza successo a formare un governo di coalizione con Podemos, ma la sinistra radicale ha ritenuto che i portafogli che le erano stati proposti fossero insufficienti. In seguito Sanchez ha proposto un semplice programma comune, ma Podemos ha insistito per entrare al governo, cosa di cui i socialisti non hanno più voluto sentire parlare. Ad ogni modo un’intesa con Podemos sarebbe dipesa dai voti dei partiti nazionalisti baschi e indipendentisti catalani per ottenere la fiducia in Parlamento. La Spagna non ha mai avuto un governo di coalizione da quando è tornata alla democrazia a seguito della morte del dittatore Francisco Franco nel 1975. Secondo i sondaggi, in nuove elezioni i socialisti vincerebbero di nuovo ma mancherebbero di poco una maggioranza assoluta.
LaPresse