ROMA – Il dossier Whirlpool si fa incandescente. Con un effetto univoco: il futuro dei 410 lavoratori del sito di Napoli è sempre più in bilico. Dopo l’annuncio dell’azienda di cedere il ramo campano, al Mise, tra i vertici della multinazionale americana e il titolare Stefano Patuanelli va in scena un incontro ad alto voltaggio, che dura un’ora e lascia più interrogativi di prima. Se infatti l’ad di Whirlpool Italia definisce l’incontro costruttivo (fatto smentito da Via Molise), il successore di Di Maio interrompe il tavolo “bruscamente”, chiedendo all’azienda “di ritirare la procedura di cessione e di “chiedere scusa ai lavoratori e alle istituzioni della Repubblica”.
Una presa di posizione basata sull’accordo firmato appena un anno fa e disatteso nonostante a livello globale il produttore di lavatrici non navighi in cattive acque. Per il governo si tratta di una decisione “chirurgica”, che potrebbe avere un solo sbocco: “il coinvolgimento del Consiglio dei Ministri”.
Dal canto suo La Morgia sembra tirare dritto
“L’opzione di riconversione è l’unica che permette di garantire i massimi livelli occupazionali sul sito di Napoli”, dice uscendo dal Ministero. Anche qui la linea è chiara: la chance sul tavolo è la cessione del sito alla Passive refrigeration solutions (Prs), una oscura società di container refrigerati con sede a Lugano, in Svizzera.
“Noi abbiamo fatto un’analisi di dettaglio del loro piano industriale e di investimenti, siamo convinti che sia una soluzione solida”, rassicurano dal colosso Usa, spiegando anche che il piano industriale in arrivo è in grado di mantenere i massimi livelli occupazionali. Sui numeri si discuterà con le parti sociali in fermento da mesi, anche se l’atto di vendita sembra non così lontano, anche se sarà successivo solo ad una procedura di consultazione.
In linea generale gli investimenti da 250 milioni per l’Italia sono confermati ma, per determinate dinamiche di produzione delle lavatrici di alto livello, i costi di Napoli sarebbero eccessivi. Ecco allora che è spuntata Prs, leader nel settore della termodinamica finalizzata alla conservazione e al trasporto intermodale di prodotti deperibili, che ha sviluppato un brevetto unico nel campo dei container refrigerati.
I sindacati, dal canto loro, hanno proclamato due settimane di agitazione e una manifestazione nazionale a Roma per il 4 ottobre. “Il Governo si faccia garante di questo, assumendo tutte le iniziative utili a scongiurare la cessione”, chiede Luigi Sbarra della Cisl, mentre Rosario Rappa (Fiom Napoli) sottolinea come si sia svelata “la totale doppiezza dell’amministratore delegato di Whirlpool Italia, La Morgia, che mentre trattava al tavolo del ministero, si accordava per la cessione dello stabilimento”. (LaPresse)