Roma, autista Atac aggredito da otto ragazzi. Raggi: “Inaccettabile”

Braccato e picchiato fino a perdere i sensi da un gruppo di otto ragazzi.

Foto Carlo Lannutti/LaPresse

ROMA – Braccato e picchiato fino a perdere i sensi da un gruppo di otto ragazzi. Così un autista dell’Atac, municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico locale di Roma, è finito in ospedale, al policlinico Gemelli, con una prognosi di 30 giorni per la frattura del setto nasale.

L’accaduto

È successo nella tarda serata del 20 settembre, poco prima di mezzanotte, sulla linea 46 che dalla stazione di Monte Mario si stava dirigendo verso il centro storico, con capolinea a piazza Venezia. All’altezza di via Boccea i ragazzi hanno tirato la leva d’emergenza che blocca le porte del veicolo aperte. Uscito dalla cabina per resettare il meccanismo, l’autista ha ripreso i giovani. Solo per questo è stato accerchiato e percosso a pugni sul volto fino a cadere a terra incosciente.


A dare l’allarme al 118 è stato un passeggero del bus. Uno degli otto è stato fermato poco dopo e denunciato per lesioni e interruzione di pubblico servizio. Per gli altri sette è ancora caccia all’uomo. Immediata è arrivata la solidarietà dell’azienda: “Atac esprime ferma condanna per l’aggressione avvenuta stanotte ai danni di un proprio conducente, al quale l’azienda esprime la massima solidarietà. Certi comportamenti sono assolutamente inaccettabili”. Ma anche quella della sindaca della città, Virginia Raggi: “Sono episodi inaccettabili e vergognosi, Roma non tollera la violenza”.

Una situazione complicata per gli autisti

Episodi che purtroppo non sono isolati in città, come sottolinea Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia e capogruppo in Assemblea Capitolina: “Evidentemente – osserva – gli autisti Atac non sono più in grado di lavorare con serenità. Le dimostrazioni di solidarietà non bastano più, occorre che il tema della sicurezza del personale in servizio sui mezzi torni al centro del dibattito dell’amministrazione capitolina”. Anche il gruppo del Pd capitolino esprime vicinanza: “Gli autori di tali atti ignobili che si accaniscono contro un lavoratore inerme in servizio vanno perseguiti con la massima severità”, dicono, aggiungendo che “nessuna comprensione può giustificare comportamenti di tale violenza che restano assolutamente inaccettabili”.


di Maria Elena Ribezzo

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