Sono ben 66 le persone denunciate dalla Guardia di finanza in un operazione contro il falso ‘Made in Italy’. Indagini lunghe, durate anni, che hanno permesso alle Fiamme gialle di sgominare una vera e propria organizzazione.
Il mercato del falso scoperto dalla Guardia di finanza
Si tratta nello specifico di prodotti che venivano fabbricati nei Paesi dell’Est ai quali erano state apposte anche indicazioni di prodotto italiano. Gli stessi, poi, una volta ‘finiti’ sarebbero stati venduti in Italia. Un’operazione dal valore incredibile se si pensa che la merce di cui si parla riguarda quasi 5 milioni di articoli per una somma di oltre 16 milioni di euro. Le etichette riportavano infatti diverse false diciture. Accanto al Tricolore riconducibile ad una non veritiera provenienza italiana, sulla merce comparivano scritte come ‘Made in Italy’ e ‘Prodotto italiano’. I provvedimenti messi in atto questa mattina rappresentano il risultato delle indagini compiute dai militari della Guardia di finanza di Gorizia tra il 2016 e l’anno in corso. Il tutto nell’ambito di una vasta operazione di polizia giudiziaria denominata ‘Made in’.
I provvedimenti
Una parte dei beni che erano stati illecitamente commercializzati, vale a dire 350mila prodotti e 217mila chilogrammi circa di merci, sono stati sottoposti a sequestro probatorio. I finanzieri hanno come detto denunciato 66 persone. Il reato a loro imputato è quello di falsa indicazione di origine italiana. Si tratta nella quasi totalità di italiani, amministratori delle aziende importatrici dei prodotti su cui sono stati applicati all’estero segni e indicazioni tali da indurre in inganno i consumatori finali sull’origine della merce. Quanto accaduto questa mattina dimostra dunque quanto il mercato del falso nel nostro Paese sia ancora piuttosto diffuso. E come alle spalle della commercializzazione di prodotti esistano vere e proprie organizzazioni ed un lavoro incredibile. Ed è su questo che le Fiamme gialle pongono costantemente la loro attenzione.
