Pisa, segrega e vende figlie in matrimonio: primo arresto per Codice rosso

Costituisce il primo caso in Italia di esecuzione di una custodia cautelare in carcere

PISA – La polizia di Pisa ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino bosniaco di etnia rom. Accusato di reiterate violenze, lesioni, segregazioni nei confronti delle due figlie, una delle quali da poco maggiorenne. Le violenze, che risalgono sin dalla minore età per una delle due, non si limitavano a calci, pugni e pratiche umilianti, come quella del taglio dei capelli. Ma spesso consistevano in veri propri periodi di segregazione nelle roulotte, dove le ragazze ricevevano solo pane e acqua.

Le punizioni inflitte dal padre non erano tanto per piccole mancanze in ambito familiare. Quanto soprattutto dirette a impedire alle due ragazze di frequentare i loro fidanzati, diversi da quelli che lui aveva prescelto per loro. Ovvero due cugini del campo, con le cui famiglie aveva già intavolato una trattativa. Chiedendo e ottenendo del denaro in cambio dell’assenso al matrimonio con le figlie. L’uomo è ritenuto responsabile di sequestro di persona, maltrattamenti, calunnia e costrizione e induzione al matrimonio. Reato, quest’ultimo, introdotto dal cosiddetto Codice rosso e che costituisce il primo caso in Italia di esecuzione di una custodia cautelare in carcere. Ulteriori dettagli saranno forniti durante una conferenza stampa prevista alle ore 10 in Procura a Pisa.

(LaPresse)

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