MILANO – Due milioni di mucche, maiali, pecore e capre sono scomparsi dalle fattorie italiane negli ultimi dieci anni. Anche per effetto del surriscaldamento che ha inaridito i pascoli, ridotto la disponibilità di foraggio, tagliato la produzione di latte nelle stalle. Colpite dal moltiplicarsi dei colpi di calore estivi e aumentato i costi per garantire il benessere degli animali in condizioni climatiche più difficili. E’ quanto emerge dal rapporto Coldiretti su ‘Sos clima per l’agricoltura italiana’ diffuso al villaggio contadino di Bologna. Dove è stata inaugurata l’Arca di Noè dell’agricoltura italiana con gli animali, le piante e i prodotti della fattoria minacciati dai cambiamenti climatici, in occasione del terzo sciopero mondiale per il clima.
“Stalle, ricoveri e ovili si sono svuotati con la fattoria Italia. Che nell’ultimo decennio ha perso – sottolinea la Coldiretti – solo tra gli animali più grandi, circa un milione di pecore, agnelli e capre, oltre a 600mila maiali e più di 100mila bovini e bufale. Un addio che ha riguardato soprattutto la montagna e le aree interne più difficili. Dove mancano condizioni economiche e sociali minime per garantire la permanenza di pastori e allevatori”.
(LaPresse)