Calcio Juve, Sarri respinge l’idea della difesa a tre: “Abbiamo le soluzioni”

Foto Ian Kington in foto Maurizio Sarri

MILANO – Tre non è il numero perfetto per Maurizio Sarri, almeno per quello che riguarda la difesa. L’emergenza terzini dettata dalla contemporanea assenza di Danilo, De Sciglio e Alex Sandro non spingerà il tecnico a contraddire il dogma stravolgendo l’assetto: in qualche modo, davanti a Buffon, che tornerà tra i pali, si sistemeranno in quattro e il vuoto a sinistra verrà colmato.

Sarà ancora 4-3-1-2, salvo colpi di scena all’ultimo

“La difesa a tre è difficilmente proponibile se non per gestire qualche piccolo spezzone di partita, perché per come difendiamo noi il rischio di finire a cinque bassi è elevato”, ha chiarito il tecnico alla vigilia della sfida casalinga con la Spal. “Poi la difesa a tre non mi toglie una fascia e qualcuno lì ci deve giocare. Abbiamo provato una soluzione ieri, oggi ne proveremo un’altra, poi sceglieremo. Meglio adattare un centrale o un centrocampista? La difficoltà è che i nostri centrali sono tutti destri, quindi si crea una doppia problematica oltre al cambio di ruolo. Vediamo tra i nostri mancini chi si può adattare meglio”.

Sarri esclude l’impiego di Rugani, scomparso dai radar

“Può diventare importante, non da terzino chiaramente. Avrà le sue opportunità e starà a lui sfruttarle nella maniera giusta”. Il ‘prescelto’ potrebbe essere Matuidi. In caso di arretramento in difesa del francese, in mediana possibile venga dato spazio al connazionale Rabiot. L’emergenza invece non riguarda l’attacco, che ritrova Ronaldo, assente a Brescia. E Sarri ha anche chiarito le sue idee sul miglior partner per CR7. “I grandi campioni possono giocare con tutti i grandi giocatori. Higuain ha grande abilità tecnica, Dybala è sopraffino tecnicamente e Ronaldo è un fuoriclasse. Possano coesistere tranquillamente, in coppia e in certe fasi della partita anche tutti e tre”.

La Joya al momento pare in vantaggio sul Pipita

Sulla possibilità di rivedere in azione Emre Can, uno dei tagli eccellenti nella lista Champions, il tecnico ha invece chiarito: “Non lo so. E’ uscito provato dalla scelta, purtroppo obbligata, che abbiamo dovuto fare. Le reazioni in allenamento siano di buon livello. Lo teniamo in considerazione e contiamo di recuperarlo in pieno. Ancora in tema centrocampo: “Se Ramsey ha tre partite nelle gambe? Spero di sì, in queste ultime due ha giocato degli spezzoni. Tra i 60 e i 90 minuti la differenza è notevole, la fatica si accumula nell’ultima mezz’ora”, ha sottolineato Sarri.

“Stiamo cercando di preservarlo dal punto di vista del minutaggio e penso che in questo momento con questi presupposti le potrebbe fare”. Il gallese dovrebbe essere confermato sulla trequarti. E poi ci sarebbe da parlare dell’avversario, la Spal. Incontro che Sarri non intende considerare un semplice ‘fastidio’ da superare prima del Bayer Leverkusen.

Il tecnico tiene alta, anzi altissima l’attenzione

“Gara difficile per il pensiero già alla Champions? No, è una partita difficile materialmente. La squadra deve smettere di pensare alla partite successive. Le partite si aggrediscono altrimenti si subiscono. E lo dico per esperienza diretta. Due anni fa la Spal venne a Napoli in una situazione in cui tutti la davano in grandissima difficoltà e fu una della partite più difficili che giocammo in quella stagione, soffrendo fino alla fine. Quindi mi immagino l’atteggiamento della Spal”. Non c’è nemmeno da ricordare che il tecnico si augura domani di non rivedere le difficoltà evidenziate contro Verona e Brescia, dove i bianconeri sono sempre stati chiamati alla rimonta. “Se vai sotto di punteggio nei primi 20 minuti, tra l’altro contro due squadre in buona salute, non è semplice per nessuno”, ha sottolineato. “Noi possiamo fare qualcosa di più. La prima cosa da evitare è di andare sotto perché altrimenti diventa difficile. Vediamo se possiamo migliorare gli approcci alle partite prima di tutto”.

C’è spazio anche per commentare l’ingresso di uno dei componenti della mitica Bbc, Andrea Barzagli nello staff tecnico: “Con lui ho parlato a giugno. Aveva altri impegni e mi ha chiesto se avrebbe potuto darmi una risposta a settembre e questa è arrivata. Siamo contentissimi, ora deve vedere il nostro tipo di lavoro. Il primo incarico sarà quello di curare la fase difensiva individuale di alcuni giocatori che hanno ancora qualche carenza”. Il primo ‘allievo’ sarà Cuadrado, che domani si sistemerà a destra: “Come terzino in alcuni movimenti e posture può ancora crescere molto”. (LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome