Incognita defict, il governo ‘sogna’ i 13 miliardi per scongiurare la clausola di salvaguardia e investire

Pd punta sull'abbassamento del cuneo fiscale, Leu chiede fondi per sanità e scuola. Renzi si aspetta un miliardo per 'la famiglia'

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse

E’ stato motivo di scontro e di tensione nel precedente governo. E la manovra per scongiurare l’aumento dell’Iva, con tutta probabilità, lo sarà anche nel nuovo.

Tutto (o quasi) è legato al deficit: il lavoro sottotraccia fatto da Giuseppe Conte e Paolo Gentiloni è teso a raggiungere il 2,3%. Significa che l’Italia potrebbe sfruttare 13 miliardi di flessibilità. Una cifra giusta per non far scattare la clausola di salvaguardia e applicare nei limiti del possibile una manovra espansiva.

Per far cassa l’esecutivo punta ai tagli ai ministeri e ad un ritocco alle aliquote Iva. La ricetta, l’ha sciorinata il capo di Bankitalia, Ignazio Visco: “Le misure della Bce sono adeguate, la prudenza è controproducente. Agire sulla spesa, aumentare gli investimenti e ridurre il peso del fisco”.

L’appuntamento fondamentale è dopodomani al Consiglio dei ministri. Bisognerà mettere nero su bianco la linea da seguire. E serve tracciarlo tra i principi dei grillini, più tesi assistenzialismo, e quelli dem che vogliono ridurre il cuneo fiscale per le imprese, con l’aumento dei salari.

Leu vuole più soldi per sanità e scuola. Italia Viva di Renzi, invece, chiede un miliardo da investire nelle famiglie. E la lista dei desideri potrebbe continuare al lungo. Il Cdm di domani sceglierà (dovrebbe provarci) quali realizzare e quali cestinare.

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