Serie A, Toro frena Napoli: azzurri non pungono, reti inviolate

Foto Marco Alpozzi/LaPresse

TORINO – Il Napoli viene ingabbiato dal Torino e non sfrutta l’occasione per accorciare su Inter e Juventus, a breve avversarie a San Siro nello scontro diretto. Polveri bagnate in attacco e prestazione non esaltante per la squadra di Ancelotti, al secondo 0-0 consecutivo dopo quello in Champions con il Genk.

Non basta un buon primo tempo agli azzurri, che confermano di essere ancora lontani dalla maturità e di non avere, al momento, il ritmo del duo di testa. Punto che decisamente fa sorridere più i granata, che affrontano con maggior coraggio nella ripresa dove corrono pochi pericoli. Risultato che sostanzialmente rispecchia quanto visto in campo, con il Napoli che sale a 13 punti. Belotti e compagni tornano a scuotere la classifica dopo il ko di Parma e raggiungono quota 10.

Mazzarri, grande ex della sfida, sceglie a centrocampo Laxalt, alla prima da titolare e Lukic. In attacco, indisponibile Zaza, spazio al duo formato dall’ex Verdi e Belotti. In difesa Bremer è squalificato e Lyanco vince il ballottaggio con Djidji, De Silvestri è out e sulla fascia destra si piazza Ansaldi. Nelle file degli azzurri Luperto rileva in difesa lo squalificato Koulibaly, a sinistra Hjsay è preferito a Ghoulam. Ancelotti riconsegna una maglia da titolare a Insigne e dà ancora fiducia a Lozano al fianco di Mertens.

Rifiata Callejon, in panchina così come Llorente

Nel 4-3-1-2 degli azzurri Fabian Ruiz agisce alle spalle del tandem d’attacco ed è proprio lo spagnolo a firmare il primo squillo della partita, scaricando il destro che impegna Sirigu al volo in angolo. Rispondono i granata dopo un errore di Zielinski: Rincon, uomo ovunque nei primi 45′, serve Verdi, il cui sinistro si spegne sull’esterno della rete. Rischia poi il Toro su un gran pallone messo in mezzo da Insigne: Fabian Ruiz manca la zampata che poteva essere letale.

Prima dell’intervallo arriva la fiammata del Toro

Altra chance per i partenopei con Mertens che, su assist di Lozano, quasi pesca il coniglio dal cilindro con un pallonetto che scavalca Sirugu ma manca la porta di un nulla. Più Napoli che Toro in questa fase, ma senza esagerare: i granata concedono agli ospiti il possesso palla ma imbrigliano senza troppi patemi le iniziative non particolarmente irresistibili dei tenori di Ancelotti. Il problema per Mazzarri è che a Belotti non giungono palle giocabili. Più che lo spettacolo, si è capito, prevalgono i tatticismi e la voglia di non scoprirsi troppo. Svoltata la mezz’ora brutta notizia per Ancelotti, costretto al cambio forzato: Hysay cade male dopo uno scontro con Ansaldi e deve lasciare spazio a Ghoulam, uscendo con il collare.

Ansaldi ci prova velenosamente dai venti metri, Meret reattivo nella respinta

La sfera giunge a Verdi che ancora una volta non trova che l’esterno della rete. La ripresa di apre con un tentativo aereo di Rincon, che sul traversone di Ansaldi svetta su Di Lorenzo ma non crea problemi a Meret. Poi Belotti si vede annullare per fuorigioco un gol. Partenza più vogliosa e dinamica del Toro, che fa arretrare il baricentro partenopeo. Ancelotti prova ad iniettare vivacità e centimetri all’irresolutezza della manovra con l’inserimento di Callejon e Llorente: fuori Lozano e Insigne, rimandati.

Sugli sviluppi di un angolo Belotti cerca un numero dei suoi: la rovesciata in area è stilisticamente impeccabile, la mira sbagliata di pochissimo. L’immediata replica del Napoli è affidata al neo entrato Llorente, che regala un brivido caldo ai granata incornando in solitudine il cross di Di Lorenzo: sarebbe la specialità del suo menù, invece la palla, clamorosamente, sorvola la traversa. Nuova occasione di testa su angolo per lo spagnolo, stavolta senza potenza: Sirigu blocca. Nel finale il Toro sciupa un paio di contropiedi interessanti, ma sembra badare più a coprirsi che non a cercare il colpaccio. Il Napoli non ha forza e lucidità per l’assedio. E finisce con il risultato più giusto. (LaPresse)

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