NAPOLI – Nonostante le molteplici segnalazioni e denunce da parte dei cittadini, Gianturco continua a essere un quartiere abbandonato e ignorato dall’amministrazione centrale.
I residenti lamentano un problema su tutti, quello del mancato spazzamento. In zona sono presenti decine di attività commerciali, i cui dipendenti a fine giornata danno prova di inciviltà lasciando a terra cartoni e buste utilizzate per contenere la propria merce. Se da un lato scarseggia lo spazzamento delle strade, dall’altro, a rincarare la dose, c’è l’inciviltà di chi questa zona la sfrutta e calpesta come una carta sporca.
Ma i residenti sono stanchi di stare a guardare, e alzano la voce contro l’indifferenza delle autorità e le cattive abitudini di molti.
“Lo spazzamento di questa zona è pari a zero, e questa è una storia che si ripete tutti i santi giorni. Noi residenti non abbiamo niente contro i commercianti che qui lavorano, purché siano rispettosi del luogo. A terra lasciano di tutto e di più, e basta una folata di vento per far volare in aria tutti gli scarti che a fine giornata si accumulano in strada: cartoni, plastica, rifiuti di ogni tipo. Non è giusto: qui le persone ci vivono e vogliono tornare a casa senza dover fare lo slalom tra i rifiuti”, denuncia Domenico Vanocore, residente della zona.
Simbolo dell’abbandono del quartiere sono i ponti della metropolitana. Terre di sversamenti senza controllo, qui i pedoni evitano di passare per la paura di incorrere in spiacevoli sorprese. Per quanto si tratti infatti di passaggi pedonali, riservati ai viaggiatori che ogni giorno vanno a prendere il treno per andare a lavoro o per tornare a casa, sotto questi due ponti fa paura camminare. Al buio, tra pozzanghere e vecchi cartoni lasciati a terra, spesso vi riposano anche dei senzatetto che qui vi trovano riparo.
“La pulizia è un miraggio: camminando qui sotto ho visto di tutto, a partire dai topi morti. La situazione igienico sanitaria lascia a desiderare, eppure qui passano ogni giorno tante persone”, lamenta Giovanni Russo.
“Ma la situazione di abbandono riguarda un po’ tutte le strade interne di questo quartiere. Via Benedetto Brin è piena di erbacce, via Costantinopoli alle Mosche è costantemente sporca, così come via Carlo di Tocco e via Calabria. Per non parlare delle aiuole non curate nelle rotonde del quartiere, dove le erbacce crescono senza alcuna potatura. Almeno io, non vedo un operatore ecologico da anni. Il problema, però”, precisa Giovanni, “siamo anche noi residenti: dietro le campane della raccolta differenziata si trova di tutto”