TOKYO – Almeno 26 persone sono morte in Giappone a causa del super-tifone Hagibis, abbattutosi sabato sul Paese. Ad affrontarne le devastanti conseguenze sono stati mobilitati 100mila soccorritori, per aiutare gli abitanti colpiti da allagamenti, frane ed esondazioni di fiumi. Hagibis è considerato tra i tifoni più violenti da anni sul Giappone, di cui ha attraversato il centro e l’est nella notte tra sabato e domenica. A fornire il bilancio delle vittime sono state l’emittente pubblica NHK e l’agenzia di stampa Kyodo, per cui 18 persone sono disperse. Il governo in precedenza aveva parlato di 14 morti, 11 dispersi e 187 dispersi.
I danni
Mentre Tokyo è stata in gran parte risparmiata, la regione centrale di Nagano resta colpita da pesanti inondazioni dopo che una diga si è rotta e zone residenziali sono state allagate. “Attualmente 100mila poliziotti, pompieri, guardacoste e soldati delle forze d’autodifesa fanno tutto il possibile nelle operazioni di ricerca e salvataggio”, ha comunicato il premier, Shinzo Abe. Tra le vittime ci sono una 70enne che, mentre veniva issata su un elicottero a Iwaki, nella regione di Fukushima, è precipitata per 40 metri, e un bambino il cui cadavere è stato ritrovato in un fiume.
L’intervento delle autorità
Quattro milioni di persone sono ancora oggetto dell’evacuazione non obbligatoria che ha riguardato più di 7 milioni di abitanti, mentre 135mila persone avevano cercato riparo nei rifugi. L’allerta emessa dalle autorità è stata al livello massimo, quello riservato alle situazioni di catastrofe prevedibile. Hagibis si è abbattuto sabato poco prima delle 19 (le 12 italiane) ed è arrivato a Tokyo due ore dopo, con raffiche di vento sino a 200 chilometri orari. Sabato sera nella baia della metropoli è affondata una nave cargo battente bandiera panamense, con due vittime tra l’equipaggio e sei dispersi. Nel frattempo più di 111mila abitazioni ancora domenica restavano senza elettricità.
La situazione
La tempesta ha colpito anche due competizioni sportive: le qualifiche del Gran premio di Formula 1 di Sozuka, che sono state rinviate, e tre partite dei mondiali di rugby, posticipate o cancellate (tra cui Nuova Zelanda-Italia). Hagibis ha anche paralizzato i trasporti nella grande regione di Tokyo, con la circolazione dei treni che è ripresa domenica; i collegamenti aerei con Tokyo sono stati ripristinati solo in parte. Ogni anno il Giappone è colpito da una ventina di tifoni: prima di Hagibis era arrivato Faxai, che a inizio settembre aveva ucciso almeno due persone e causato gravi danni a Chiba.
LaPresse