ROMA – “In Italia bisogna combattere contro la grande evasione, non contro il commerciante. Io non accetto che si criminalizzino certe categorie. Prima della multa sul Pos bisogna abbassare le commissioni delle banche“. Lo ha detto nel corso di una diretta Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando della manovra di governo.
Manovra, Di Maio: “Il simbolo dell’evasione non è l’elettricista, ma chi evade oltre 100mila euro”
“Non esiste una legge di Bilancio che fa la lotta all’evasione fiscale senza il carcere, con pene severe ai grandi evasori: per noi è imprescindibile“. Così Di Maio, in diretta sui social da Washington dove è in visita di Stato con il presidente Mattarella. “Non posso accettare che lo Stato faccia il debole con i forti e il forte con i deboli. Non possiamo pensare che il simbolo dell’evasione sia l’elettricista, l’idraulico o il tassista. Non ci sto a scatenare la guerra tra i poveri“. L’evasore per il leader del M5S, dunque, non è il semplice commerciante, ma “quelli che hanno portato milioni di euro fuori dai confini e li hanno fatti rientrare con uno scudo del 5%“.
“Introdurre la confisca per sproporzione”
“Un altro strumento da introdurre nella lotta all’evasione fiscale è la confisca per sproporzione“. Vale a dire, ha spiegato Di Maio, “quando si becca un grande evasore, uno che fa fatture false oltre i 100 mila euro, gli si confisca quello ha non solo per l’ammontare di quanto ha evaso ma anche un po’di più. Così ha qualcosa da perdere un po’ di più rispetto a quello che ha evaso e su cui non ha pagato le tasse“.
“E’ inutile che si terrorizzi il cittadino perché per fare fatture false oltre i 100 mila euro ci vuole una certa ingegneria dell’evasione, incoscienza e spregiudicatezza“.
“La lotta agli scontrini è inutile, serve carcere e confisca”
Per quanto riguarda il contante, Di Maio afferma che “da anni si fa la lotta all’evasione con la lotta agli scontrini e sono stati ignorati i grandi evasori“. Per fermare questi soggetti bisogna dunque introdurre “carcere e confisca per sproporzione e vedrete come somme di decine miliardi di euro di evasione non esisteranno più“.
Per quanto riguarda il superticket sulla sanità, Di Maio ha spiegato che “da metà dell’anno prossimo sarà soppresso e non esisterà più“.