Ronaldo e Pjanic lanciano la Juve. Il Bologna si ferma sulla traversa al 94′

Vittoria con proteste per i bianconeri

Tributo a Cristiano Ronaldo per il goal numero 700 (Photo by Marco Bertorello / AFP)

TORINO – La Juventus riprende la marcia in campionato superando un coriaceo Bologna con brividissimo finale. La squadra di Sarri si impone 2-1 all’Allianz Stadium e tiene a distanza l’Inter, portandosi momentaneamente a +4. Ronaldo e Pjanic gli assi che escono dal mazzo bianconero, in mezzo il provvisorio pareggio dei felsinei firmato Danilo. Ma Skorupski tiene a galla la sua squadra con alcuni interventi decisivi.

La Signora, attesa martedì dal Lokomotiv, sale di un altro step: domina a larghi tratti e con spirito sempre più sarriano, ma non riesce a chiuderla e nel finale la squadra di Mihajlovic chiede un rigore per tocco di braccio di de Ligt, poi il Bologna sfiora il clamoroso pari: Santander centra la traversa, poi nel proseguo dell’azione Buffon salva il risultato sul paraguaiano. Certo, se in Serie A certe leggerezze possono non essere fatali, in Champions meglio non abbassare la guardia. I rossoblù, comunque autori di un buon primo tempo, restano con l’amaro in bocca e allungano la striscia senza vittorie, ora arrivata a cinque gare.

Nel ballottaggio tutto francese a centrocampo Rabiot la spunta su Matuidi. In attacco Sarri sceglie invece Higuain come partner di Cristiano Ronaldo, con Bernardeschi ad agire da trequartista e Dybala risparmiato in vista Champions. Nella difesa Danilo è recuperato ma in fascia si sistema ancora Cuadrado. In porta Szczesny lascia spazio a Buffon. Mihajlovic, presente in panchina e applauditissimo dal pubblico bianconero, si affida in avanti all’esperienza di Palacio, assistito dal tridente Orsolini-Soriano-Sansone. Mbaye rileva l’infortunato Tomiyasu, la squalifica di Medel porta all’arretramento di Svanberg a centrocampo. In difesa Krejci rimpiazza Dijks. Prima del fischio d’inizio Agnelli consegna la maglia celebrativa a CR7 per aver i 700 gol in carriera e il portoghese ci impiega 19 minuti per raggiungere quota 701.

Una chiusura poco efficace di Krejci favorisce il numero 7 che trafigge sul primo palo un non impeccabile Skorupski, che in precedenza si era già scaldato i guantoni opponendosi a Higuain. La strada parrebbe mettersi in discesa per i bianconeri, assoluti padroni del campo nei primi minuti. Ma il Bologna non accusa il colpo e, appena la Juve alza il piede dall’acceleratore, riequilibra i conti pochi minuti dopo alla prima conclusione in porta: Danilo, servito dalla torre di Mbaye su cross di Orsolini, stoppa ed esplode un destro di controbalzo che non lascia scampo a Buffon (26′).

E’ un’iniezione di fiducia per i felsinei che ci provano su punizione, con Orsolini. I bianconeri cercano di scuotersi e un’azione insistita partorisce un gran mancino di Alex Sandro: Skorupski respinge di pugno. La Juve cerca la qualità dei suoi tre tenori ma il Bologna, compatto e attento a presidiare i varchi, duella a viso aperto imbrigliando le iniziative dei padroni di casa.

Sarri riordina le idee ai suoi negli spogliatoi. La Signora rientra in campo col piglio giusto e minaccia subito la difesa felsinea con un gran spunto dello sgusciante Rabiot: Krecji evita guai in scivolata. Poco dopo Skorupski dice ‘no’ in acrobazia all’incornata centrale di Ronaldo. Indizi che conducono al nuovo vantaggio dei bianconeri, che si concretizza anche grazie a un pasticciaccio del Bologna che non riesce a liberare la difesa: Orsolini-Mbaye si scontrano su di loro, Soriano ci mette il suo con uno sciagurato retropassaggio. Una carambola premia Pjanic che in girata insacca di piatto (54′). A differenza che nel primo tempo la Juve concentra gli sforzi per chiuderla: prima di lasciare posto a Bentancur, Khedira impegna di destro Skorupski.

La scena è tutta per i bianconeri, con il Bologna relegato a comprimario: il pressing alto ordinato da Sarri impedisce ai felsinei di ragionare e contrattaccare. La Signora invece vola sul velluto e infiamma il pubblico con qualche tocco di magia. Higuain mette alla prova i riflessi del portiere di Mihajlovic due volte: il Pipita ci prova prima in girata e poi di tap-in sulla respinta. Il duello tra i due si rinnova qualche minuto più tardi con Skorupuski che si immola sul tentativo ravvicinato dall’argentino su invito di CR7. Danilo poi evita l’intervento di Bernardeschi. Lo stesso ex viola va in cerca di gloria con una gran botta dai 25 metri: Skorupski si oppone di pugno.

Il Bologna rischia tantissimo sulle ripartenze juventine e ancora il numero 28 del Bologna tiene in vita i suoi ribattendo in angolo un sinistro di Ronaldo dopo un duetto con Higuain. Il Pipita lascia spazio a Dybala per contribuire a gestire il vantaggio nel finale. Finale che non è tranquillo per Sarri, tutt’altro. Orsolini si divora il 2-2 dopo un destro di Palacio deviato da De Ligt, svirgolando davanti a Buffon. Poi il Bologna protesta per un tocco di gomito dell’ex capitano dell’Ajax in caduta. Irrati lascia correre e il check del Var non lo corregge. Nel recupero i felsinei arrivano ad un passo dall’incredibile beffa: Santander timbra la traversa e poi ci riprova in rovesciata, Buffon mette la sua firma sul successo alzando sopra la traversa. Gli dei sorridono alla Signora.

(LaPresse)

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