L’Italia rassicura l’Ue sulla manovra 2020: “Non c’è deviazione”

Nel provvedimento inclusa “la richiesta di 0,2 punti di flessibilità per eventi eccezionali”

Foto Valerio Portelli/LaPresse

ROMA – L’Italia rassicura l’Ue sulla manovra: “Non c’è deviazione”. A spiegarlo è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri a Moscovici e Dombrovskis che hanno inviato al nostro Paese un’esortazione affinché si spieghi loro alcuni punti della procedura non ritenuti non adeguati.

La spiegazione

“Per il Governo italiano – ha risposto Gualtieri – la manovra 2020 non costituisce una deviazione significativa” dove il deficit strutturale “mostra un leggero deterioramento, dello 0,1%” ma l’output gap peggiora perché “l’economia italiana sarà ancora in una situazione difficile”. In più c’è stata inclusa “la richiesta di 0,2 punti di flessibilità per eventi eccezionali”

Le previsioni

“Le stime contenute nel Dpb – continua il ministro dell’Economia – sono abbastanza prudenti”. Esse non tengono conto dell’impatto “sul gettito del piano per la promozione dei pagamenti digitali”. Gualtieri aggiunge: “L’’obiettivo è di superare di gran lunga le stime sia del controllo della spesa sia della tax compliance”.

L’ottimismo

Il ministro si dice “anche fiducioso che il consolidamento della finanza pubblica e le riforme” potranno indurre a un “ulteriore calo dello spread aumentando i risparmi e migliorando il deficit strutturale. “Le misure di contrasto all’evasione fiscale – spiega ancora – vengono quantificate in maniera prudente ma rigorosa e ammontano complessivamente a circa 3 miliardi di euro”.

In stand-by

Nel rassicurare l’Ue, il ministro ha spiegato che il nostro Paese “introdurrà, come l’anno scorso, un meccanismo di freezing, congelando temporaneamente delle spese in attesa di verificare i risparmi attesi da Quota 100 anche per gli anni 2020-2022”. Inoltre Gualtieri precisa che “i fondi saranno rilasciati in sede di assestamento a metà anno. Sarà congelata la differenza tra le stime originarie di quota 100 e il dato effettivo di adesione”.

Più pagamento digitale

Poi aggiunge: “Vogliamo promuovere e incrementare l’utilizzo dei pagamenti digitali. La diffusione del contante, anche se in calo, è ancora più alta rispetto agli altri Paesi europei. Il governo lancerà una serie di incentivi e campagne promozionali” di concerto con le “associazioni di categoria per ridurre i costi dei Pos per i commercianti e gli altri fornitori di servizi”.

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