Umbria, la corsa al voto appassiona: l’affluenza alle 12 sfiora il 20%

Foto Claudio Martinelli/LaPresse

PERUGIA – Sono 703.595 gli elettori dell’Umbria (340.210 uomini e 363.385 donne) che oggi esprimono la preferenza per le elezioni Regionali. Un campo di battaglia su cui il Movimento 5 Stelle insieme al Partito Democratico lanciano il guanto di sfida alla Lega. Alle ore 12 l’affluenza nei 1.005 seggi elettorali si è attestata al 19,55%. Nella precedente elezione, alla stessa ora, l’affluenza aveva raggiunto il 15,39%. Una guerra senza quartiere, che ha visto una feroce campagna elettorale, portata avanti a suon di promesse e insulti. Una sfida, per il centrodestra, che intende togliere la regione storicamente guidata dalla sinistra.

Gli sfidanti: Bianconi di Federalberghi contro la sindaca di Montefalco

Da un lato il Pd, travolto dallo scandalo dei concorsi truccati che vede Catiuscia Marini indagata, ha deciso di sostenere il candidato civico: è Vincenzo Bianconi, presidente di Federlaberghi, finito tra le polemiche per i sei milioni di fondi pubblici per la ricostruzione post terremoto assegnati agli alberghi gestiti dalla sua famiglia. Dal lato del centrodestra c’è invece Donatella Tesei, sindaca di Montefalco (che presenta un buco nel bilancio da più di un milione e mezzo di euro) e senatrice della Lega. In lizza anche Claudio Ricci, Emiliano Camuzzi di Potere al Popolo, Rossano Rubicondi del Partito Comunista. E ancora Martina Carletti di Riconquistare l’Italia, Antonio Pappalardo dei gilet arancioni e Giuseppe cirillo del Partito delle Buone Maniere.

I messaggi nonostante il silenzio elettorale, Salvini: “Convincete amici e parenti”

Messaggi sui social per aggirare la legge sul silenzio elettorale: in due occasioni Matteo Salvini ha mandato dei veri e propri appelli approfittando della ‘zona grigia’ della Rete. La prima occasione ieri: “Domani facciamo la storia, basta mettere una croce sul simbolo Lega”. La seconda a poche ore di distanza dal voto: “Convincete amici, parenti e magari anche ex fidanzati ad andare a votare”. Nel mezzo del messaggio, anche un attacco a Conte: “Il presidente del consiglio si aggiusta il ciuffo e va a prendere in giro gli artigiani”. Una mossa al limite della legalità che sfrutta la zona d’ombra tra i media ufficiali, come radio e giornali, e la rete internet.

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