Concluso il primo round: la sberla umbra all’asse Pd-Cinque Stelle ha ricompattato il governo. Il vertice dell’esecutivo, durato circa due ore, si è concluso con un’intesa “sostanziale” sulla manovra, come l’ha definita Loredana De Petris, capogruppo di Leu al Senato.
Nel provvedimento è stata confermata la tassa sulla plastica e sulle ‘merendine’, la cosiddetta sugar tax.
Non aumenta invece la cedolare secca: era prevista che dal 10% attuale la tassa arrivasse al 12,5%. Ma la ‘salita’ è stato bloccato.
Si punta anche ad implementare i capitoli di spesi per digitazioni, famiglie e green. Ma la coperta è corta: bisogna trovare i soldi per evitare l’innalzamento delle tasse finore scongiurate. L’idea è quella di puntare al gioco: incrementare i prelievi dello Stato sulle vincete maggiori di 500 euro. Resta da sbrogliare il nodo Quota 100 e Flat tax per le partite iva fino a 65mila euro.