TORINO – Fiat Chrysler e il gruppo francese Psa, che possiede i marchi Peugeot e Citroen, stanno avendo “colloqui per una potenziale aggregazione”. A rivelarlo è il Wall Street Journal per il quale i due gruppi starebbero discutendo ad una fusione che creerebbe un “gigante dell’auto transoceanico da 50 miliardi di dollari”.
La possibile alleanza tra Fca e Peugeot
Si tratterebbe, come ha chiarito lo stesso giornale, di una fusione alla pari e di un secondo tentativo di fusione da parte di Fca dopo che a giugno era saltato l’accordo con Renault. Nello specifico, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe l’amministratore delegato di Psa Carlos Tavares ad assumere la guida del nuovo gruppo dopo aggregazione. John Elkann, attuale presidente di Fca, ne diventerebbe invece il presidente. Un’indiscrezione che non ha trovato al momento conferme ma che testimonia come qualcosa nelle menti di Fca si stia muovendo eccome.
L’accordo fallito a giugno con Renault
E sarebbe la seconda volta in pochi mesi: lo scorso giugno, infatti, il gruppo Fiat-Chrysler aveva bussato alla porta di un altro costruttore francese, in quel caso Renault. In quella circostanza la proposta di fusione alla pari da 33 miliardi di euro sarebbe poi naufragata appena dieci giorni dopo l’ufficializzazione. Lo Stato francese, primo socio della Losanga con il 15 per cento, aveva posto condizioni non accettate dal possibile futuro partner e lo stesso alleato giapponese della casa transalpina, la Nissan, pare non avesse mostrato particolare entusiasmo per l’operazione. Questa volta, però, sembra possa essere tutto diverso, l’occasione sembra esserci per entrambi i marchi. Il matrimonio tra Fca e Psa, infatti, creerebbe il terzo costruttore al mondo, con quasi nove milioni di auto consegnate nel 2018, dietro a Volkswagen e Toyota. Fca, dal canto suo, era già stata associata a vecchi colloqui con Psa Peugeot che evidentemente già da tempo hanno sul tavolo diverse carte da giocare.