Di Maio: “Rinnovare i rapporti con la Libia”. Duri i partner di governo: sospendere gli accordi

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Rinnovare per migliorare i rapporti tra Italia e Libia. E’ quanto ha appena dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso del question time alla Camera.

“Una riduzione dell’assistenza italiana potrebbe tradursi in una sospensione delle attività della Guardia costiera libica. Con conseguenti maggiori partenze, tragedie in mare e peggioramento delle condizioni dei migranti. Il documento può essere modificato e migliorato, ma è innegabile come abbia contribuito, attraverso il rafforzamento delle capacità operative delle autorità libiche, a ridurre in modo rilevante gli arrivi dalla Libia. Da 107.212 del 2017 a 2.722 a ottobre del 2019 e conseguentemente le morti in mare”. L’Italia, ha sottolineato il leader grillino, “è l’unico partner effettivo delle autorità libiche nella lotta al traffico di esseri umani. Un’eventuale denuncia di questa intesa rappresenterebbe un vulnus politico in una fase già delicata di conflitto militare”.
Più attenzione ai centri ed alle condizioni dei migranti. “Il governo intende lavorare per modificare in meglio i contenuti del memorandum con particolare attenzione ai centri ed alle condizioni dei migranti”, ha proseguito Di Maio. Il quale ha dunque annunciato che, a tal proposito, proporrà la convocazione della commissione congiunta italo-libica prevista dall’articolo 3 del memorandum.

Per raggiungere una migliore condizione dei centri di accoglienza dei migranti il ministro auspica quindi un “ulteriore coinvolgimento delle Nazioni Unite, delle organizzazioni della società civile e della comunità internazionale”.

La pensano diversamente i partner di governo del M5S. “Gli accordi con la Libia contenuti nel Memorandum siglato nel 2017 e che oggi si avvia ad essere rinnovato sono all’origine di una sistematica violazione dei diritti umani delle persone che tentano di fuggire dall’inferno”. Così 24 tra deputati, senatori ed europarlamentari appartenenti a Pd, Sinistra italiana, Leu e Italia Viva.

Che lanciano quindi l’appello al governo di sospendere “con effetto immediato gli accordi attualmente in essere che riguardano il supporto ed il coordinamento della Guardia costiera libica. E la gestione dei centri di detenzione per migranti e che contestualmente avvii la dismissione della missione di supporto alla guardia costiera libica“.

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