Il colosso petrolifero saudita Aramco sbarca sulla Borsa di Riyad: ok all’Ipo

La scorsa settimana il bollettino specializzato Energy Intelligence aveva citato fonti che prevedevano sarebbe stata accettata una valutazione tra 1.600 e 1.700 miliardi di dollari

(Photo by HASSAN AMMAR / AFP)

DHAHRAN – Il gigante petrolifero saudita Aramco ufficializza la quotazione in borsa, con una Ipo che potrebbe battere il record del colosso cinese Alibaba. La mossa evidenzia la volontà del principe ereditario Mohammad Bin Salman di trasformare l’economia del regno, superdipendente dal petrolio. “Saudi Aramco conferma l’intenzione di entrare sul Tadawul, la Borsa nazionale saudita”, ha scritto la compagnia su Twitter, dopo la luce verde dell’ente regolatore di Riyad per il mercato finanziario. “E’ una tappa importante nella storia della società e un progresso importante per la realizzazione di Vision 2030”, ha commentato il presidente del cda di Aramco, Yasir al-Rumayyan, riferendosi al piano avviato dal principe ereditario per preparare la maggior economia araba a un’era post-petrolio.

Il colosso petrolifero Aramco in Borsa

Il colosso dovrebbe cedere in tutto il 5% del proprio capitale, di cui il 2% al suo battesimo sul listino Tadawul, avevano spiegato a inizio ottobre fonti vicine al dossier. Il calendario prevederebbe due tempi: l’arrivo sulla Borsa saudita a dicembre, nel 2020 su una piazza internazionale. Le azioni saranno proposte a investitori istituzionali, cittadini sauditi, residenti stranieri in Arabia Saudita, cittadini dei Paesi del Golfo. L’ingresso in Borsa dovrebbe valere al marchio tra 1.500 e 1.700 miliardi di dollari, cioé la maggior capitalizzazione mondiale, afferma una fonte informata. E se l’Ipo superasse i 25 miliardi di dollari, batterebbe il record che fu fissato nel 2014 dalla quotazione di Alibaba.

Profitti da 68 miliardi di dollari

Descritta come la compagnia più redditizia al mondo, Aramco ha annunciato di aver realizzato in 9 mesi, sino a settembre, profitti per 68 miliardi di dollari. Nel 2018 era stata prima al mondo con 111 miliardi di dollari in utili, battendo i risultati congiunti di Apple, Google ed Exxon Mobil. Dell’Ipo della compagnia saudita si era parlato già nel 2016, quando il principe ereditario aveva dichiarato di puntare a una capitalizzazione a 2mila miliardi di dollari. Aveva però rimandato, perché il calcolo dei banchieri era rimasto al disotto della cifra.

Le stime

La scorsa settimana il bollettino specializzato Energy Intelligence aveva citato fonti che prevedevano sarebbe stata accettata una valutazione tra 1.600 e 1.700 miliardi di dollari. Aramco, produttore di circa il 10% del petrolio mondiale, è considerato il fiore all’occhiello dell’economia saudita e il pilastro della sua stabilità economica e sociale. Riyad cerca di incoraggiare le ricche famiglie saudite a comprare partecipazioni, tanto da parlare di dovere patriottico. Il regno, per sedurre gli investitori, ha promesso dividenti annuali di 75 miliardi di dollari, secondo il sito web della compagnia.

(LaPresse/AFP)

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