di Diego Semola
NAPOLI– Durante uno dei suoi monologhi del venerdì sui social, il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato che la Campania avvierà una produzione di vaccini in proprio. Le polemiche politiche nazionali, l’ingresso in zona rossa e i primi passi del governo di Mario Draghi hanno oscurato un annuncio che in altri momenti avrebbe aperto un dibattito di settimane. “Lavoriamo per una ristrutturazione di aziende campane per produrre qui i vaccini – ha detto De Luca – Ci sono realtà che producono farmaci e possono attrezzarsi con l’aiuto della Regione, un aiuto finanziario rilevante di decine di milioni, per avere le tecnologie necessarie. E’ un’operazione che richiederà non meno in quattro mesi dal momento in cui dovessimo stipulare un accordo”.
Ma quali sono queste aziende così strutturate da poter avviare, con l’aiuto economico di Palazzo Santa Lucia, un’operazione di questa portata? Sembra che nell’affare possa rientrare la Kedrion Spa, colosso farmaceutico e della chimica italiano, produttore internazionale di plasmaderivati, campo in cui è leader nazionale e tra i maggiori produttori al mondo. E ha una sede a Sant’Antimo, in provincia di Napoli. Ed è l’azienda controllata della potente famiglia toscana dei Marcucci. Andrea Marcucci, per anni persona chiave in proprio in Kedrion, è il capogruppo in Senato del Partito democratico ed è anche uno dei capi (insieme a Lorenzo Guerini e Luca Lotti) di Base Riformista, la ‘grossa’ corrente del Pd composta per la maggioranza da ex renziani. In Base Riformista c’è un promettente deputato emergente che a Roma guadagna sempre più spazio: si tratta di Piero De Luca, figlio del governatore della Campania.
Il sito di Sant’Antimo, nel 2019, è stato inaugurato dallo Sceriffo insieme al capogruppo dem a Palazzo Madama.
Ritorniamo ai vaccini. La Kedrion, in questo momento presieduta da Paolo Marcucci (fratello del senatore dem), e controllata per il 54% dalla famiglia, entro l’estate dovrebbe terminare la messa a punto di un farmaco per la cura e la prevenzione del Covid-19. Dovrebbe avere caratteristiche non solo curative ma di protezione di un corpo sano. Insomma, concetti che si avvicinano molto ai vaccini. Il prodotto, un concentrato di immunoglobuline, è stato progettato e sperimentato insieme all’azienda israeliana Kamada e alla Columbia University, ateneo statunitense.
Infine, è utile precisare che la Kedrion, a luglio 2020, ha perso un’importante gara d’appalto in Toscana per la lavorazione del plasma, vinta da un competitor internazionale.
Tornando alla Campania, non è ancora dato sapere come intenda muoversi De Luca e su cosa si stia ragionando a Palazzo Santa Lucia. E’ sicuro, però, che un progetto ambizioso come la produzione di vaccini sul nostro territorio, che ci permetterebbe un forte balzo in avanti per la lotta alla pandemia da Covid-19, ha bisogno di realtà industriali-farmaceutiche di spessore.
La Kedrion, a quanto sembra, potrebbe essere uno dei soggetti coinvolti. In ogni caso, è lo stesso governatore ad assicurare che il vaccino made in Campania “dovrà essere sempre autorizzato e certificato dalle autorità sanitarie”