Ue, shopping online e trasparanza: dal Parlamento Europeo nuove norme

AFP PHOTO / FREDERICK FLORIN

Roma, 14 mar. (LaPresse) – Informazioni più chiare sui prezzi di spedizione nello shopping online. È quanto prevedono le nuove norme approvate dal Parlamento Ue tese ad aumentare la fiducia dei consumatori negli acquisti transfrontalieri.

Le nuove norme fanno parte del cosiddetto ‘pacchetto per il commercio elettronico’ e sono state approvate dal Parlamento europeo con 604 voti in favore, 80 contrari e 12 astensioni.

Le imprese di spedizione dovranno fornire i prezzi per i servizi più utilizzati dai cittadini. La Commissione europea pubblicherà tali informazioni su un sito dedicato per consentire ai consumatori e alle imprese di comparare più facilmente prezzi nazionali e transfrontalieri e scegliere l’opzione migliore. Promuovendo una sana concorrenza, il nuovo regolamento dovrebbe contribuire a ridurre le differenze irragionevoli tra prezzi.

Secondo una consultazione pubblica della Commissione del 2015, è emerso che oltre i due terzi dei consumatori avevano rinunciato a effettuare un acquisto online perché ritenevano che i costi di spedizione transfrontalieri fossero troppo elevati. Un altro studio del 2015 affermava che i prezzi di spedizione transfrontaliera di pacchi sono in media da 3 a 5 volte più elevati dei prezzi nazionali per lo stesso servizio.

Se sono le aree urbane densamente popolate e le imprese con grossi volumi di affari a attirare forme di concorrenza nel settore della spedizione dei pacchi, le PMI e i consumatori che risiedono in aree remote hanno poca possibilità di scelta e sono soggetti a prezzi più elevati.

Le norme inoltre permetteranno alle autorità di vigilare sui prezzi dei servizi di consegna transfrontalieri che sembrano irragionevolmente elevati.

Le nuove disposizioni insistono particolarmente sull’aspetto di fornire il maggior numero di informazioni ai consumatori che effettuano acquisti transfrontalieri, sulle opzioni di consegna e sulle politiche di gestione dei reclami.

Gli operatori saranno tenuti inoltre a comunicare alle autorità nazionali il fatturato, il numero di pacchi consegnati, il numero e lo status dei dipendenti, le informazioni sui subappaltatori e le procedure di trattamento dei reclami per dare un quadro più chiaro sullo sviluppo del settore e per individuare eventuali carenze del mercato.

I servizi di spedizione con meno di 50 dipendenti e che operano in un solo Paese sono esentati dalle nuove misure.

 “Queste nuove norme sono un elemento importante della strategia della Commissione europea per il mercato unico digitale e sostengono la crescita del commercio elettronico all’interno di una moderna ed equa Europa sociale – sottolinea Lucy Anderson (S&D, UK) -. Le misure contribuiranno a una maggiore trasparenza sui prezzi, sulle pratiche occupazionali, nonché migliori opportunità per i consumatori e per le piccole imprese che utilizzano servizi di spedizione transfrontaliera”.

Sarà ora necessaria l’approvazione del Consiglio dei ministri UE affinché la proposta entri in vigore, dopo che i negoziatori di Parlamento e Consiglio avevano raggiunto un accordo lo scorso dicembre.

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