Usa, presidenziali 2020: pronta la candidatura di Bloomberg, ex sindaco di New York

L’ex sindaco della Grande Mela sembrerebbe l’uomo giusto al posto giusto per sconfiggere Donald Trump. Troppo deboli appaiono Biden, Sanders e Warren

(Photo by Ludovic MARIN / AFP)

WASHINGTON – Presidenziali 2020: pronta la candidatura di Bloomberg alla Casa Bianca.

L’uomo giusto al posto giusto

Sarebbe pronto a scendere in campo Michael Rubens Bloomberg per le prossime elezioni presidenziali Usa. Qualcuno afferma che la decisione definitiva non è stata ancora presa. Ma pare che sia stata già preparata tutta la documentazione necessaria per le primaria in Alabama e che l’ex sindaco di New York avrebbe già preso contatti con l’ex senatore dem del Nevada Harry Reid.

Trump trema

La candidatura di Michael Bloomberg, in vista delle presidenziali del prossimo anno negli Stati Uniti, sarebbe una batosta per Trump immischiato nell’impeachment sul Kievgate per il quale sono state già fissate le prime audizioni pubbliche.
Troppo deboli appaiono Biden, Sanders e Warren per cui Bloomberg sembrerebbe la figura adatta per la corsa alla Casa Bianca dei dem. Tra l’altro, cosa da non sottovalutare, visti i tempi risicati, non avrebbe neppure bisogno di raccogliere fondi per finanziarsi la campagna elettorale vista la sua ingente disponibilità economica.

Minaccia Trump

E poi, a dare maggiore forza alla quasi sua certa candidatura, sarebbe la convinzione che “Donald Trump sarà rieletto se la Warren sarà la candidata democratica a sfidarlo”. Difatti, come riferisce il suo consigliere Howard Wolfson, Bloomberg vede Trump come “minaccia senza precedenti per il Paese. Come dimostrano le sue donazioni alle elezioni di metà mandato. Mike è sempre più preoccupato sul fatto che gli attuali candidati non sono ben posizionati per battere Trump”.

Chi è Michael Rubens Bloomberg

Nato a Boston il 14 febbraio del 1942 Michael Rubens Bloomberg è un imprenditore ed ex sindaco di New York dal 2002 al 2013. Eletto con il Partito Repubblicano ha poi deciso di rimanere indipendente fino al 2018. Quando è nuovamente tornato tra le file del Partito Democratico, cui apparteneva inizialmente.

Secondo Forbes Bloomberg fino al 2016 sarebbe stato il 14esimo uomo più ricco del mondo.

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