ROMA – Scudo legale temporaneo? Potrebbe essere l’unica soluzione per risolvere, a tempo determinato, la vertenza dell’ex Ilva di Taranto. Sarà il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, insieme al premier Giuseppe Conte, a portare avanti la trattativa con AccelorMittal. Il mandato affidato ai due è quello di evitare la reintroduzione di una tutela legale, ma l’unica possibilità oggi in campo per tornare a trattare con efficacia con il colosso franco-indiano, sembra quella dell’introduzione di uno scudo penale di breve durata con l’impegno di un ampio risanamento industriale.
Scudo penale a tempo determinato: la missione a Patuanelli
Sembra che il titolare del Mise abbia convinto gran parte del gruppo M5S al Senato, anche se forti resistenza arrivano da Giarrusso e l’ex ministro del Sud Barbara Lezzi. Lei guida un gruppo di pentastellati dissidenti e ha proposto durante la riunione di ieri di affidarsi a Cassa depositi e Prestiti con una cordata italiana o, in alternativa, a Jindal. La partita ora si sposta alla Camera, dopo è previsto un nuovo incontro tra Patuanelli e i deputati grillini. Si prevedono forti polemiche e scontri.
Proseguono le proteste a Taranto
Intanto a Taranto continuano le proteste. Da un lato i lavoratori dell’Ex Ilva, che vedono il loro futuro a rischio e spingono per una soluzione che trattenga AccelorMittal. Dall’altro i cittadini del quartieri Tamburi e gli ex operai, che spingono per chiusura dello stabilimento visto l’alto impatto ambientale dell’acciaieria. La partita si gioca sul filo di lana: Conte deve riuscire a conciliare le due anime della protesta e convincere AccelorMittal a restare mettendo però in campo un piano di riconversione.