ROMA – Il Movimento 5 Stelle correrà da solo alle Regionali di Calabria ed Emilia Romagna e il Pd prepara una nuova legge elettorale. Dopo che il 70% dei votanti sulla piattaforma Rousseau ha bocciato la “pausa elettorale” proposta da Luigi Di Maio, i grillini indicano già il candidato in Calabria. Ma il rischio di ripercussioni sul governo è alto, così come altissima è la tensione in casa pentastellata. Intanto, il segretario dem Nicola Zingaretti prospetta una svolta radicale su diversi temi ed apre le danze per una nuova legge elettorale.
Per la Calabria i grillini scelgono un professore
Il giorno dopo la batosta interna subita da Di Maio e dal gruppo dirigente M5S, i vertici hanno accelerato sul tema elezioni. Si sono riuniti i coordinatori della campagna in Calabria, il deputato Paolo Parentela spiega che “in sinergia abbiamo concordato le linee principali della nostra campagna elettorale: presenza del Movimento con liste civiche collegate e nessuna alleanza con il Partito democratico”. Il candidato governatore potrebbe essere il professore di Politica economica dell’Università della calabria Francesco Aiello, che si è preso qualche giorno per scegliere se accettare o meno.
Fico: “Serve una posizione per riposizionarci”
Ma è evidente che il M5S è in crisi. Le parole del presidente della Camera Roberto Fico lo sottolineano: “Di elezioni regionali ne abbiamo fatte tante, ce ne sono e ce ne saranno ancora. Quello che urge è un momento di riflessione seria rispetto all’organizzazione, ai temi e all’identità e sul posizionamento generale nel futuro di questo Movimento“.
Zingaretti: “Pd unico pilastro, ora nuova legge elettorale”
Non si è fatta attenere la reazione del segretario Pd Nicola Zingaretti: “Il processo politico italiano va verso una netta bipolarizzazione. È chiaro che nel futuro il confronto e la competizione saranno sempre di più tra un campo democratico, civico e progressista, di cui il Pd è il principale pilastro, e la nuova destra sovranista. A partire dalle prossime elezioni regionali il Partito Democratico sarà presente e pronto ad affrontare le sfide. Il travaglio, che rispettiamo, e le difficoltà del Movimento 5 Stelle hanno origine nell’accelerazione di questo scenario e accentuano una crisi di sistema che va rapidamente affrontata”. Parole che potrebbero aprire a qualsiasi scenario. Intanto, il Nazareno riapre il dibattitto sulla legge elettorale, possibilmente “maggioritaria. Non va fatta cadere la proposta di Giorgetti di un tavolo di confronto su questi temi, da attivare nei tempi più rapidi“.