MILANO – Il Milan fa bottino pieno in terra emiliana. Dopo il Parma, i rossoneri passano anche a Bologna confermando di essere in fase di rilancio. Al Dall’Ara la squadra di Stefano Pioli si impone 3-2 contro un coriaceo Bologna. Si sblocca su rigore Piatek, raddoppia Hernandez che poi firma un’autorete.
Nella ripresa Bonaventura cala il tris, poi il Milan si complica la vita
Brividi finali con il rigore trasformato da Sansone, ma i padroni di casa nonostante un buon finale non completano la rimonta. Tre punti fondamentali per il Diavolo che per la prima volta in questo campionato centra due vittorie consecutive e tiene così il passo del Torino, agganciandolo a 20 punti. Se è vera svolta, si vedrà: ma i segnali di crescita sono tangibili. I rossoblù, che cercavano anche il riscatto dopo il pesante ko in Coppa Italia subito a Udine, non danno continuità al colpaccio di Napoli e restano fermi a 16.
Pioli conferma l’undici di Parma e dà un’altra chance a Piatek: il polacco, supportato da Suso e Calhanoglu sugli esterni, vince il ballottaggio con Leao. A centrocampo Bennacer in cabina di regia, ‘scortato’ da Kessié e Bonaventura. La bella notizia è il ritorno in panchina di Sinisa Mihajlovic, a 40 giorni dal trapianto di midollo. Il serbo dà fiducia a Skov Olsen, preferito a Orsolini, nel tridente alle spalle di Palacio. Primo squillo dei felsinei con un mancino rasoterra di Skov Olsen che non crea grattacapi a Donnarumma.
Al 13′ è già aria di svolta
Bani spintona Piatek in area, Chiffi indica il dischetto. Trasforma con grande freddezza lo stesso polacco che rompe il digiuno di un mese e mezzo. La strada si mette in discesa per la squadra di Pioli, che contiene senza patemi le iniziative del Bologna. E’ un bel Milan e al 32′ arriva il raddoppio: imbucata di Suso per Theo Hernandez, che si libera di Skov Olsen e davanti a Skorupski non sbaglia. I padroni di casa sembrano accusare il colpo, ma ci pensa lo stesso Hernandez a riaccendere in loro la speranza, insaccando di braccio nella propria porta nel tentativo di anticipare Denswil sull’angolo di Sansone (40′).
In apertura di ripresa, però, Bonaventura mette le cose in chiaro firmando il terzo gol rossonero: il centrocampista sfrutta una non impeccabile respinta di Tomiyasu e insacca dal limite con un sinistro a giro. L’ex Poli prova a suonare la riscossa duettando con Palacio, Donnarumma salva sulla deviazione ravvicinata del centrocampista. Poi Svanberg cerca la soluzione da fuori, senza centrare il bersaglio. Poco dopo c’è lavoro per Skorupski, attento nella respinta su Calhanoglu. Quindi Danilo salva in corner sul tentativo di Piatek. Mihajlovic si gioca la carta Santander, richiamando Dzemaili.
Bologna risidegnato con il 4-4-2
I padroni di casa accelerano i ritmi, Skov Olsen non riesce ad impensierire Donnarumma. La mossa di Pioli è l’inserimento dell’esperto Biglia per il brillante Bennacer, mentre per gli ultimi dieci minuti si affida alla qualità di Paquetà: fuori Bonaventura. Bani tenta il blitz aereo sul piazzato di Orsolini, ma a rendere infuocato il finale è il rigore assegnato da Chiffi dopo il ricorso al Var: punito il contatto Hernandez-Orsolini su cui in precedenza l’arbitro precedentemente aveva sorvolato. Sansone è impeccabile e riapre i giochi infiammando il Dall’Ara (84′). Il Milan resiste di fronte al forcing dei felsinei e rischia di fare il quarto gol con il neo entrato Castillejo, che sciupa due occasioni ravvicinate: prima spedisce sul fondo, poi il suo destro è sventato da Skorupski. (LaPresse)