ROMA – Oggi sciopero generale nella Capitale di tutti gli stabilimenti ex-Ilva. Una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e mettere il Governo davanti alle proprie responsabilità. Ma Conte si mostra ottimista: “Stiamo trattando” dice e il Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli aggiunge: “Ci sono alcune ipotesi che prevedono la presenza dello Stato che deve essere il garante dell’attuazione del Piano industriale.
La conferma
Arriva direttamente dal Premier Giuseppe Conte la conferma che il Governo sta lavorando “affinché l’ex Ilva potrà usufruire della partecipazione dello Stato con l’ingresso nella newco che gestirà l’Ilva di almeno due società partecipate dal Ministero dell’Economia”. Il progetto è confermato anche da Stefano Patuanelli: “Ci sono alcune ipotesi che prevedono la presenza dello Stato che deve essere il garante dell’attuazione del Piano industriale”. E sottolinea: “Lo Stato entra anche per controllare. Il ministro Gualtieri e il Mef stanno lavorando a come lo Stato possa intervenire”.
La trattativa
Si lavora con ArcelorMittal su due fronti: quello al Mise “con un piano industriale nuovo – ha spiegato Patuanelli – che punterà a nuove tecnologie di produzione, fra cui l’uso del preridotto, del gas, di forno elettrico e in prospettiva guarda all’idrogeno. E in contemporanea “al Mef dove si studia come permettere l’ingresso dello Stato nel capitale attraverso delle partecipate”.
Attualmente le più accreditate sembrerebbero Invitalia Snam e Fincantieri. Non sarebbero state chiarite le quote. Poi Patuanelli aggiunge: “Parlare di esuberi è prematuro e comunque il nuovo piano al quale stiamo studiando prevede di aumentare la produzione. Lo Stato ci sarà con tutte le forme di accompagnamento. I 5mila esuberi non esistono, puntiamo a meno esuberi possibili e a dare altre opportunità lavorative nel territorio di Taranto anche con la partecipazione di Fincantieri”.
La smentita
La notizia che ArcelorMittal sarebbe pronta a offrire 1 miliardo di euro per poter recedere dall’accordo di acquisizione dell’ex Ilva senza il rischio di vertenze legali è stata smentita sia dal Premier Conte che dal Ministro Patuanelli che dichiara: “L’idea che Mittal metta un chip per andarsene non è accettabile. Questa non è la soluzione che stiamo prendendo in considerazione” e garantisce che in questo ore il Governo sta lavorando per addivenire ad un accordo “su un Nuovo Piano Industriale e anche a una nuova compagine societaria nella quale entrare, con quali società e con quali quote è ancora da definire”.
La proroga
E’ arrivata dal Tribunale di Taranto la proroga richiesta dai Commissari dell’uso dell’Altoforno 2. La decisione del giudice è prevista per il 12 dicembre.