Alitalia, domani sciopero del trasporto aereo. Martedì incontro al Mise

L'azienda chiede al governo di poter beneficiare di nuova cassa integrazione straordinaria per 1.180 dipendenti con una nuova scadenza fissata al 23 marzo 2020

Foto Filippo Monteforte AFP

ROMA – No allo spezzatino degli asset aziendali, no a nuovi esuberi e la richiesta di un vero piano di rilancio. In attesa delle prime (e temute) mosse del supercommissario Giuseppe Leogrande, i sindacati ribadiscono la propria preoccupazione per Alitalia con uno sciopero domani. E’ previsto uno stop di 24 ore nel trasporto aereo che interesserà piloti, assistenti di volo e personale di terra di Alitalia e Air Italy, nel rispetto delle fasce di garanzia 7-10 e 18-21, indetto da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo.

Domani sciopero di Alitalia

Il vettore ha cancellato oltre 300 voli e la compagnia ha attivato “un piano straordinario che prevede l’impiego di aerei più capienti sulle rotte domestiche e internazionali. Con l’obiettivo di riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili in giornata”.

Le richieste al governo

“Rigettiamo ogni ipotesi di spezzatino, chiediamo un piano industriale di vero rilancio che garantisca investimenti e crescita. Senza sacrifici sul fronte del lavoro”, scrive Filt Cgil. Mentre il leader di Uiltrasporti Claudio Tarlazzi sprona il governo: “Non c’è più tempo da perdere. Ora è tempo di agire”. Non a caso si guarda con grande interesse al nuovo tavolo convocato dal titolare del Mise Stefano Patuanelli martedì prossimo, per fare il punto sul dossier con i sindacati di categoria.

Il complicato nodo Alitalia

“Su Alitalia siamo stati costretti ad intervenire perché Atlantia si è sfilata alla vigilia dell’offerta”, ha spiegato il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, che sul compito di Leogrande dice: “Deve rimetterla sul mercato, vedo troppa leggerezza e rassegnazione quando si tratta di liquidarla”. Il super avvocato scelto dal governo per sostituire la triade Discepolo-Laghi Paleari ha promesso il “rilancio definitivo”, ma il diktat dell’esecutivo è ‘efficientamento’.

In altre parole, i tagli ai dipendenti e alla flotta non possono essere esclusi, in vista di una compagnia finalmente appetibile entro maggio 2020, nuovo orizzonte per la vendita della compagnia. Dopo l’addio del consorzio, potrebbe rispuntare l’onnipresente Lufthansa, che attende sempre una compagnia ristruturata per mettere sul piatto risorse importanti.

Martedì l’incontro al Mise

Intanto, sempre martedì, ci sarà l’incontro sulla cig. L’azienda chiede al governo di poter beneficiare di nuova cassa integrazione straordinaria per 1.180 dipendenti con una nuova scadenza fissata al 23 marzo 2020. Nel dettaglio la richiesta di prolungamento della Cigs, che prima interessava 1.075 addetti, riguarderà 80 comandanti, 350 assistenti di volo e 750 addetti del personale di terra. La precedente cassa è in scadenza il 31 dicembre 2019.

(LaPresse/di Alessandro Banfo)

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