ROMA – Il caso della Banca Popolare di Bari diventa politico. Dopo che l’istituto pugliese è stato commissariato dalla Vigilanza di Bankitalia per le perdite eccessive, scoppia il caos anche nel governo.
Bankitalia commissaria la Banca Popolare di Bari: caos nel governo
Il premier Conte ha convocato un Consiglio dei Ministri per varare un decreto di salvataggio dell’istituto, dal valore stimato di circa 1 miliardo. Come già annunciato giovedì dal leader Matteo Renzi, Italia Viva ha però fatto sapere che la delegazione del partito non avrebbe partecipato alla riunione. Il motivo, come spiegato poi da Renzi, risiede nel fatto che in passato il Movimento 5 Stelle ha sempre attaccato gli esecutivi di centrosinistra per i salvataggi bancari. Ora, secondo Renzi, tocca ai grillini “mettere i soldi” e ammettere pubblicamente gli errori del passato.
La polemica
“Stupisce che chi per anni ci ha attaccato demagogicamente su provvedimenti finalizzati a sostenere i risparmiatori – sottolinea- si renda oggi responsabile di una operazione incredibile, finalizzata più a salvaguardare le responsabilità di chi doveva gestire e/o vigilare e non l’ha fatto. Italia viva non parteciperà al consiglio dei ministri e si riserva di valutare in aula quale posizione assumere“. Così Luca Marattin di Iv.
La reazione di Di Maio alla presa di posizione di Renzi
A questo punto Luigi Di Maio, colpito su uno dei punti di maggior debolezza del M5S, ordina l’ennesimo stop del consiglio. “Niente Cdm risolutivi senza un accordo, noi vogliamo salvare i risparmi non i banchieri“, afferma il ministro degli Esteri.