Vicenza, documenti falsi per compensare il debito Iva: sequestrati 500mila euro

L’attestazione di elementi non veritieri ha permesso alla holding berica di compensare crediti Iva, non spettanti e fraudolentemente acquisiti con le modalità indicate

Guardia di Finanza
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

VICENZA – Militari del comando provinciale Guardia di Finanza di Vicenza hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo. Emesso dal Gip presso il locale Tribunale. Cautelando un’ingente somma di denaro in capo ad una holding della provincia vicentina posta al vertice di un gruppo di società operanti nel settore della meccanica.

In particolare, le fiamme gialle del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno approfondito un meccanismo di falsificazione documentale posto in essere dalla suddetta holding. Attraverso l’attestazione di una situazione fattuale e temporale non veritiera riferita all’acquisto e al collaudo di un importante bene strumentale (un’alesatrice fresatrice industriale). Che ha quindi permesso all’impresa di accedere indebitamente ai benefici previsti dal Decreto Competitività. Rappresentati dal riconoscimento di un credito fiscale ai soggetti che hanno effettuato investimenti in beni strumentali nuovi nel periodo compreso tra il 25 giugno 2014 e il 30 giugno 2015.

L’attestazione di elementi non veritieri ha permesso alla holding berica di compensare crediti Iva, non spettanti e fraudolentemente acquisiti con le modalità indicate. Per un importo di oltre 488mila euro nella dichiarazione dei redditi 2015, così integrando il reato di indebita compensazione.

(LaPresse)

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