Banca Popolare di Bari, O.Napoli: “Di Maio insiste ma su Bankitalia sbaglia”

"Un tratto tipico del populismo e in generale dei sistemi democratici illiberali è la loro avversione per le autorità di garanzia e gli organi 'terzi', poiché ritengono che la legittimazione elettorale sia tale da autorizzarli a travolgere ogni organo di vigilanza o di controllo"

Foto Federico Bernini/LaPresse

ROMA – “Un tratto tipico del populismo e in generale dei sistemi democratici illiberali è la loro avversione per le autorità di garanzia e gli organi ‘terzi’, poiché ritengono che la legittimazione elettorale sia tale da autorizzarli a travolgere ogni organo di vigilanza o di controllo (si tratti della magistratura o della Banca centrale o delle autorità di garanzia). Il ministro degli Esteri Di Maio non sfugge, da populista e demagogo qual è, a queste regole. Il suo reiterato attacco all’organismo di vigilanza di Bankitalia per il disastro della Banca Popolare di Bari è sbagliato due volte”. Lo dichiara Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera.

Gli errori

“La prima, perché la documentazione prodotta dalla nostra Banca centrale dimostra che la Vigilanza c’è stata e le risultanze sono state sistematicamente trasmesse al governo e alla magistratura. Il secondo errore consiste nel ritenere una riforma della Vigilanza un tema decisivo con ciò dimostrando di ignorare che dal 2014 la Vigilanza sulle banche ‘sistema’ è di competenza della Banca centrale europea e dunque è in sede europea che il governo italiano dovrebbe esigere maglie più strette nell’esercizio della vigilanza bancaria non solo sugli istituti “sistemici” ma anche sulle banche minori. Di Maio vuole minare la credibilità di Bankitalia per qualche suoi discutibili giochi di potere ma così si rende conto di minare la credibilità del Paese. Un ministro capace di fare danni in una misura inversamente proporzionale alle sue qualità politiche”, aggiunge.

LaPresse

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