Calcio, Ronaldo: “Il segreto del mio successo? Duro lavoro e motivazione”

"All'età di 34 anni, ho ancora questa forma fisica grazie alla costanza e al duro lavoro. Non ci sono miracoli o segreti speciali nella mia, o in qualsiasi altra, storia di successo. Piuttosto, si tratta di una grande dedizione a ciò che fai".

(Photo by GIUSEPPE CACACE / AFP)

DUBAI – “All’età di 34 anni, ho ancora questa forma fisica grazie alla costanza e al duro lavoro. Non ci sono miracoli o segreti speciali nella mia, o in qualsiasi altra, storia di successo. Piuttosto, si tratta di una grande dedizione a ciò che fai”. Parole di Cristiano Ronaldo, attaccante della Juventus, intervenuto alla Dubai International Sports Conference, alla vigilia della cerimonia dei Globe Soccer Awards. “L’amore per il calcio è il motivo principale per riuscire a vincere”, ha spiegato il fuoriclasse portoghese. “L’aver mantenuto questo livello negli ultimi 15 anni è principalmente legato alla mia perseveranza nel voler essere il migliore. Non voglio che le mie parole siano intese come narcisismo. Il mio successo è il risultato di un duro lavoro e di un modo di vivere”, ha aggiunto.

Il duro impegno

 “Lavoro continuamente per migliorare le mie capacità mentali e fisiche. E la motivazione è lo strumento reale per raggiungere ciò a cui aspiri. Nel momento in cui il mio corpo non risponderà più nel modo giusto sul campo, allora sarà il momento di smettere”. “Tutti i giocatori differiscono nel modo in cui si preparano per la partita, ma sono tutti simili nel loro desiderio di vincere”, ha sottolineato. “Mi piacerebbe essere un esempio di equilibrio fisico e mentale, per tutte le persone, che mi amino o no”. “Il calcio si sta sviluppando molto rapidamente, il che rappresenta sempre una sfida. Diversi anni fa, ci si ritirava nel calcio tra i 30 e i 32 anni, ora trovi dei giocatori di 40 anni in campo”, ha continuato Ronaldo che conferma le sue ambizioni anche per il 2020. “Non ho mai avuto un brutto anno in vita mia, dato che sono sempre pronto ad affrontare le sfide. Gioco sempre con l’intenzione di vincere”.

LaPresse

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