NAPOLI – Dieci giorni per sciogliere ogni riserva e scegliere i candidati per le elezioni suppletive del Senato nel collegio che riguarda mezza città di Napoli. C’è da sostituire il compianto Franco Ortolani e i partiti stanno tenendo riunioni tra il capoluogo partenopeo e Roma per trovare la quadra. Idee più chiare nel centrodestra dove già nel 2018 il candidato fu Salvatore Guangi, vicepresidente del consiglio comunale, che vuole riprovarci e non dovrebbero esserci problemi. L’unica ‘spina’ è che numero 2 di via Verdi fa parte dell’ala di Mara Carfagna, che con Forza Italia ultimamente ha un rapporto controverso. Le opzioni alternative di Severino Nappi e Stanislao Lanzotti sono ormai depennate. Ma ci sono incognite che verranno sciolte nelle prossime ore.
Pd e 5 Stelle
Discorso più complesso nel centrosinistra. Come per le Regionali non è da escludere una candidatura unitaria con Movimento 5 Stelle e Dema, ma i tempi sono stretti per le suppletive, forse troppo. In caso di nome monocolore dem la scelta potrebbe cadere su Teresa Armato, Nicola Oddati e Massimiliamo Manfredi. Ma in corsa ci sono anche due nomi della società civile come Paolo Mancuso, ex magistrato di recente entrato a pieno titolo nel Pd Napoli col ruolo di presidente, e lo scrittore Maurizio De Giovanni. Due idee, queste, che potrebbero trovare consenso anche tra i 5 Stelle e gli elettori che fanno riferimento al sindaco Luigi De Magistris. Anche i grillini potrebbero mettere in campo una proposta ‘trasversale’. Filtra il nome del commissario di Bagnoli, l’imprenditore Francesco Floro Flores. Che non è mal visto negli ambienti ‘arancioni’ e in quelli democratici. Opzioni sulle quali si può lavorare per trovare un accordo ampio e tentare di evitare che questo seggio vada a un centrodestra lanciatissimo che con Guangi riuscì ad arrivare secondo nel 2018, nonostante allora Forza Italia vivesse un momento decisamente poco esaltante.
La mossa di Dema
A completare il quadro c’è il movimento ‘arancione’ con De Magistris che ha annunciato che proporrà una candidatura nei prossimi giorni, chiarendo di non essere interessato a partecipare in prima persona alla consultazione. Arrivare a un’intesa sulle suppletive con dem e grillini gli piacerebbe non poco. Ma bisognerà far presto.