MILANO – “Abbiamo preso un totale mostro, e l’abbiamo fatto fuori”, “stavano cercando di far esplodere la nostra ambasciata” a Baghdad. “Avrebbero potuto prendere ostaggi o uccidere persone all’ambasciata se non avessimo agito velocemente”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Rispondendo ai giornalisti che alla Casa Bianca gli ponevano domande sull’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, comandante delle brigate Quds, in Iraq. Ha anche detto che nei piani di Soleimani ci sarebbe stato “più di quella particolare ambasciata”, come bersaglio.
(LaPresse)