MILANO – “Mentre molte persone continuavano a dire che Justin Bieber sembra una merda, sotto anfetamine, non si sono resi conto che mi è stata recentemente diagnosticata la malattia di Lyme”. La popstar canadese sceglie Instagram per rivelare ai suoi fan tutta la sua sofferenza e lo fa senza usare mezzi termini. Ma non solo. Il cantante scrive, a uso di Belieber e non, anche di avere combattuto contro una mononucleosi cronica che “ha colpito la mia pelle, la funzione del cervello, le mie energie e la salute in generale”. Il suo post ha collezionato oltre 2,5 milioni di mi piace e il sostegno di diversi suoi colleghi. Tra cui Ludacris e Avril Lavigne, che era stata colpita dalla stessa malattia.
La confessione di Justin Bieber
Bieber però va oltre e anticipa che il suo percorso di guarigione sarà condiviso in una docu serie da 10 puntate prevista in arrivo su YouTube il 27 gennaio. Fresco di debutto dell’ultimo singolo ‘Yummy’, uscito lo scorso 3 gennaio, l’artista confessa: “Sono stati un paio d’anni difficili. Ma con il giusto trattamento che aiuterà a curare questa malattia tornerò e meglio che mai. Senza limiti”.
La malattia di Lyme
La borreliosi di Lyme deve il nome all’omonima cittadina americana del Connecticut, in cui fu descritto il primo caso nel 1975. Si tratta di un’infezione di origine batterica che colpisce prevalentemente la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e gli organi interni. Può manifestarsi con sintomi gravi, persistenti e, se non viene curata, assume un decorso cronico. La trasmissione all’uomo avviene attraverso la puntura di zecche dure.
La carriera
Justin, la cui carriera è iniziata nel 2009 a 15 anni con il successo mondiale 5 volte-platino di ‘One Time’, ha raggiunto più di 50 miliardi di stream e l’equivalente di oltre 60 milioni di album in tutto il mondo. Inoltre, è il primo artista ad aver collezionato oltre 10 miliardi di visualizzazioni su Vevo. E ha toccato la vetta in oltre 100 Paesi in tutto il mondo nel 2015, con il suo album ‘Purpose’, che ha raggiunto il traguardo di più di 21 milioni di copie vendute.
(LaPresse)