Milionari sempre più ricchi, l’1% della popolazione ha più del doppio di 6,9 miliardi di persone

Sottotitolo: L'Oxfam nel rapporto sulle disparità economiche del pianeta fotografa un divario sempre più accentuato tra ricchi e poveri

ROMA – Ricchi sempre più facoltosi e poveri sempre più in difficoltà. E’ la fotografia scattata dall’Oxfam che ha presentato un rapporto in occasione del summit internazionale ‘World economic forum’. Emerge che l’1% più ricco della popolazione mondiale ha più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone. La quota di ricchezza della metà più povera dell’umanità, ovvero 3,8 miliardi di persone, non arriva all’1%. I paperoni individuati dalla lista Forbes e sono più ricchi di 4,6 miliardi di persone. L’Oxfam ha stimato che il divario cresce sempre di più. Secoondo i dati quasi la metà della popolazione mondiale vive con meno di 5,5 dollari al giorno e il patrimonio delle 22 persone più facoltose è superiore alla ricchezza di tutte le donne africane.

Diseguaglianza fuori controllo

“La disuguaglianza economica è un fenomeno ormai fuori controllo”, ha spiegato l’Oxfam nel rapporto presentato al forum di Davos. Nel summit si riuniscono i principali detentori del potere economico, finanziario e politico mondiale. A far lievitare il patrimonio dei milionari avrebbe contribuito il crollo dell’imposizione fiscale a loro carico, grazie alla riduzione delle aliquote. Inoltre vari studi citati nel dossier dimostrano che i super-ricchi eludono fino al 30% delle imposte a proprio carico.

In Italia divario grandissimo: l’1% più ricco possiede più del 70%

In Italia il divario è incredibile. Il 10% più ricco della popolazione possiede oltre 6 volte la ricchezza del 50% più povero. La quota di ricchezza in possesso dell’1% più ricco degli italiani supera quanto detenuto dal 70% più povero. L’analisi del primo semestre del 2019 mostra come a fronte di una ricchezza nazionale netta di 9.297 miliardi di euro, il 20% più ricco degli italiani ne detiene quasi il 70% , il successivo 20% è titolare del 16,9% della ricchezza, e il 60% della poolazione ha appena il 13,3% del denaro.

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