Coronavirus, sbarcano i passeggeri della crociera Costa a Civitavecchia. I ministri a palazzo Chigi: adotteremo tutte le misure necessarie per affrontare questa situazione critica

Brusaferro: "È un evento fondamentalmente centrato in Cina. I casi fuori dalla Cina sono quasi tutti casi di persone che hanno viaggiato in quell'area e pochi casi secondari"

Foto Cecilia Fabiano/LaPresse 29 gennaio 2020 Roma (Italia) Cronaca La nave da crociera Costa Smeralda dove si sono avuti due casi sospetti di Coronavirus Nella foto: una passeggera con mascherina su uno dei pullman diretti alla nave Photo Cecilia Fabiano/LaPresse January 29 , 2020 Rome (Italy) News The cruise ship with two passengers corona virus suspected In the pic : a passenger with a mask on a bus directed on the ship

Non creare allarmismi: è il messaggio lanciato dal Governo dopo l’annuncio dei due casi di coronavirus in Italia. Mentre questa mattina è iniziato lo sbarco dei quasi 6mila passeggeri della nave da crociera Costa, ormeggiata al porto di Civitavecchia, che erano bloccati da ieri per u controlli relativi all’eventuale contagio (poi scongiurato), sono in corso i preparativi del Consiglio dei ministro (iniziera alle 10). La riunione a palazzo Chigi servirà a far adottare “tutte le misure per mettere le strutture competenti a disposizione di questa situazione critica, ivi compresa la Protezione Civile”.

A cercare di fare chiarezza sull’epidemia è stato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità: “È un evento fondamentalmente centrato in Cina. I casi fuori dalla Cina sono quasi tutti casi di persone che hanno viaggiato in quell’area e pochi casi secondari. Il provvedimento dell’OMS è un atto dovuto. La sintomatologia del coronavirus – ha spiegato a Radio Capital – è quella dell’influenza, le persone maggiormente a rischio sono anziani e fragili. Il primo consiglio fondamentale è non essere preoccupati. Secondo, avere attenzione all’igiene personale, le stesse misure per evitare l’influenza. Per qualsiasi dubbio ci si può rivolgere al numero 1500”

Anche Andrea Orlando ha affrontato il tema su Radio Anch’io, trasmissione di Radio Uno: “Non dobbiamo pensare che si sospenda l’attività istituzionale né che il Paese si fermi. Andrà avanti il lavoro di verifica, ma è un fatto che possiamo fronteggiare, non ci deve essere panico”.

Il coronavirus sta incidendo negativamente anche sull’economia con la chiusura di negozi e fabbriche, ma parlare di dati è prematura: “È ancora troppo presto per valutare l’impatto economico dell’epidemia di coronavirus sull’economia cinese nel primo trimestre di quest’anno”. Lo ha detto il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, secondo quanto riportano i media internazionali. Lo scoppio del coronavirus ha fatto ammalare quasi 8.000 persone in Cina con il bilancio delle vittime a 170, spingendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare un’emergenza internazionale.

“Sarebbe irresponsabile fare speculazioni su ciò che potrebbe accadere”, ha detto Georgieva in un forum. “L’impatto immediato è evidente. Abbiamo un impatto negativo sui viaggi, il turismo, la produzione in Cina, e un po’ oltre la Cina in tutta l’Asia”, ha spiegato Georgieva, aggiungendo che in questo trimestre, molto probabilmente ci sarà un impatto negativo. Ma “osserviamo e valutiamo”, ha aggiunto la capa dell’Fmi, prima di quantificare. A inizio giornata, il portavoce del Fondo, Gerry Rice, aveva detto ai giornalisti che il creditore internazionale con sede a Washington sta monitorando la situazione “molto attentamente” e leggendo “gli indicatori economici in tempo reale”. L’Fmi, solo il 20 gennaio scorso, ha previsto che l’economia globale dovrebbe crescere del 3,3% nel 2020, al di sopra del livello del 2,9% dell’anno scorso, in parte per l’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

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