BOLOGNA – Un guizzo di Bani allo scadere regala la seconda vittoria consecutiva al Bologna, che supera in rimonta il Brescia e sogna l’Europa League. Al Dall’Ara finisce 2-1 per i rossoblù, il tutto sotto gli occhi attenti di Sinisa Mihajlovic, che poco prima dell’incontro ha avuto il via libera per guidare la sua squadra dalla panchina. Continua invece la crisi della squadra di Corini (due punti nelle ultime sette partite), che resta in coda alla graduatoria insieme a Spal e Genoa.
Emozioni nel primo tempo
La prima grande occasione del match arriva dopo appena tre minuti, quando Schouten ruba palla sulla trequarti e tenta un destro che, deviato, termina di un soffio a lato. I felsinei insistono e costringono sulla difensiva il Brescia. Al 10’, però, Sansone s’infortuna dopo un contatto con un avversario e due minuti dopo è costretto a lasciare il campo a Barrow. Il Brescia prova a respirare con un paio di iniziative affidate a Romulo e Torregrossa, ma il Bologna continua a premere: al 22’ è Joronen, in uscita, ad evitare guai su Barrow; passa un minuto e lo stesso Barrow ci prova dalla distanza, con la palla che esce non di molto.
Rondinelle in vantaggio
Al 29’ sembra fatta per i rossoblù, su un banale errore di Chancellor che permette a Palacio di presentarsi da solo davanti a Joronen. Il portiere dei lombardi è però bravissimo a non lasciarsi dribblare, salvando tutto in uscita bassa. Un minuto dopo ci prova anche Orsolini con un sinistro a giro che esce di poco. Il Brescia sembra alle corde, ma al 34’ una clamorosa ingenuità di Mbaye, che stende in area Dessena, regala alle rondinelle il rigore che Torregrossa trasforma nello 0-1 spiazzando Skorupski.
La reazione
La squadra di Mihajlovic però non si perde d’animo e due minuti prima del riposo trova il pareggio: Mbaye, innescato molto bene da Soriano, si fa perdonare l’ingenuità costata cara poco prima e dalla destra serve sul primo palo Orsolini, che stoppa di destro, si gira e con lo stesso piede batte Joronen. E nel primo minuto di recupero Palacio ha perfino il tempo di divorarsi il gol del possibile 2-1, calciando fuori, su assist di Poli, a porta spalancata.
Il Bologna ribalta il match
Il secondo tempo inizia su ritmi più bassi, poi è ancora il Bologna a smuovere le acque, prima al 55’, quando Cistana deve mettere una pezza dopo un errore di Mateju, salvando su Sorano; poi cinque minuti più tardi, con un sinistro di Barrow disinnescato da Joronen. Corini allora prova a cambiare qualcosa, inserendo Martella per Dessena, e al 64’ le rondinelle reclamano un secondo rigore, per un contatto su Torregrossa, ma Doveri non è dello stesso avviso. Nonostante i ritmi più compassati, è sempre il Bologna a dare la sensazione di poter incidere. Come al 70’, quando Poli pesca in area Soriano, sul cui colpo di testa è ancora pronto Joronen.
Finale incandescente
Ancor più clamorosa l’occasione costruita dai rossoblù al 79’, quando Barrow innesca Skov Olsen (in campo da pochi minuti per Orsolini), il cui sinistro scheggia la traversa. Nel finale Mihajlovic tenta il tutto per tutto, inserendo anche Santander al posto di Mbaye, e viene premiato a tempo quasi scaduto, perché all’89’, su un cross proveniente dalla sinistra, nessun difensore del Brescia riesce a liberare l’area e sul secondo palo, in scivolata, Bani beffa Joronen per il 2-1 che decide il match. Ottava vittoria stagionale, Bologna ora può sognare.
(LaPresse)