CASERTA – In Campania Forza Italia non entra in polemica con gli alleati di Fratelli d’Italia e della Lega nonostante il tentativo di meloniani e salviniani di relegare a oltranza Silvio Berlusconi e i suoi a ultimo partito della coalizione. La candidatura a governatore per il centrodestra di Stefano Caldoro non è in discussione e le polemiche sulla modalità di annuncio della scelta del Cavaliere verranno archiviate con una stretta di mano tra i tre leader. A fare il punto con Cronache sullo stato dell’arte del centrodestra e di Fi in Campania e a Roma è il parlamentare Cosimo Sibilia.
Onorevole, da giorni in Parlamento si lavora al Milleproroghe che, per i provvedimenti che contiene, da molti viene descritto come una nuova finanziaria. Lei che ne pensa?
E’ come la peggiore finanziaria. Ha presente lo stop alla cedolare secca per i commercianti? E’ la prova delle prove: l’obiettivo di questo governo è la patrimoniale, è mettere le mani in tasca ai cittadini per finanziarsi quei provvedimenti-propaganda che peraltro sono dannosissimi per il Paese. Questi signori fanno esattamente l’opposto di quello che serve: sono improduttivamente assistenzialisti e tutto fanno fuorché supportare chi produce e crea ricchezza. Una decrescita infelice che ha finito per contagiare anche il Pd.
Continuano ad esserci anche all’interno della maggioranza scontri sulla riforma della prescrizione del ministro Bonafede. Italia Viva, laddove non cambiassero le cose, proprio come Fi si esprimerà in maniera contraria. Qual è la sua posizione? Come crede si debba uscire dall’impasse?
Sono, anzi siamo, contro il fine-processo-mai. Il tema è quello dei tempi certi della giustizia e fa piacere che nella maggioranza qualcuno si sia reso conto del gravissimo danno che la proposta Bonafede, che peraltro risulterebbe anche incostituzionale, provoca alla giustizia stessa. Non lo dico io, a sostenerlo sono eminenti magistrati e il fior fiore degli avvocati. I dati in possesso dello stesso governo sono inequivocabili. Non voglio tirare per la giacchetta Enzo Tortora, ma ogni anno sono mediamente oltre mille i casi di indennizzo per ingiusta detenzione.
A breve si voterà per le suppletive al Senato. Cosa significherebbe per il centrodestra avere due scranni in più a Palazzo Madama? Crede ci sia la possibilità che riusciate a sottrarli al M5S e al Pd sia a Roma che a Napoli?
La gente si è stancata di grillismi, populismi ed estremismi vari e vuole normalità, vuole un Paese normale che tuteli i suoi cittadini con i fatti. Ha visto il flop delle Sardine a Scampia? I nostri candidati incarnano un progetto politico normale, concreto, chiaro che non ceda agli eccessi. Serve favorire la competitività delle imprese, puntare su sviluppo sostenibile, lavoro vero e stabile, sicurezza. La nostra classe dirigente ha tutte le carte in regola per presentarsi ovunque e giocarsela con successo.
Tra non molto terrete gli stati generali del partito…
Si, il 22 marzo prossimo a Napoli: siamo già al lavoro. E’ una grande occasione di rilancio del partito, una scelta che premia la classe dirigente campana e del Sud. Qui, nel Mezzogiorno, abbiamo sempre dimostrato, anche nei momenti più drammatici della vita del nostro partito, di saper resistere. E sarà da qui che ripartirà con ancor maggiore slancio la rinascita di Forza Italia, la riconquista di quell’elettorato moderato, liberale e riformista, fortemente deluso dalle ultime esperienze politiche che hanno mantenuto in questi anni le varie sinistre al governo. Siamo orgogliosi del fatto che il nostro presidente Silvio Berlusconi abbia scelto Napoli per questo appuntamento così importante e delicato. Come sempre, insieme a tutto il coordinamento regionale, ai tantissimi militanti campani, lo accoglieremo come merita, da statista.
A maggio i cittadini campani andranno al voto per le elezioni regionali. Quali sono in Campania le condizioni di base per ripetere il risultato calabrese? Pensa sia possibile?
I sondaggi ci danno favoriti indipendentemente dallo scenario di partenza. Lo siamo per le ragioni di cui le parlavo prima. A questo si aggiungano i 5 anni di clamorosi fallimenti su tutti i fronti di De Luca e lo stato di salute dei grillini. Il Movimento è in caduta libera, anche per un’opposizione inconsistente, urlata e improduttiva. La condizioni quindi già ci sono. In più vantiamo amministratori che quando governano dimostrano puntualmente di saperlo fare bene, malgrado mille difficoltà. Lo stesso non può dirsi delle sinistre.
Quali sono gli equilibri interni al centrodestra campano? In che modo lavorerete alla campagna elettorale con gli alleati?
La nostra è sicuramente la coalizione più compatta, più coerente ed anche più inclusiva rispetto ad altre, che sono ipotetiche o in via di definizione. Al nostro interno siamo sempre pronti a confrontarci sui temi con senso di responsabilità anche se è chiaro e naturale che ciascuna delle anime del centrodestra rivendichi legittimamente il più ampio spazio possibile. Ma questo è fisiologico, è nella natura delle cose. Tuttavia abbiamo tutti ben chiaro in testa l’obiettivo, la necessità di restituire dignità ed un futuro migliore alla Campania. Lavoriamo per questo, governeremo per questo.