Annegret Kramp Karrenbauer, l’erede della Merkel, rinuncia alle elezioni federali

Fatale lo scoppio del caso Turingia

BERLINOAnnegret Kramp-Karrenbauer rinuncia alle elezioni. La naturale sostituta di Angela Merkel e attuale ministro della difesa tedesca ha deciso. Niente elezioni federali il prossimo anno e pronto anche il più che probabile abbandono della presidenza del partito.

La dichiarazione

Karrenbauer ha dichiarato nella riunione con i vertici del partito che “non intende candidarsi alla cancelleria tedesca nel bel mezzo della crisi politica nazionale per un’alleanza regionale con l’estrema destra”. E di “voler organizzare la candidatura alla cancelleria per l’estate, di voler preparare partito per il futuro e di voler poi lasciare la presidenza della Cdu”. Una decisione che nasce dalla forte debolezza della sua leadership dopo il caso Turingia. Ma la Merkel vorrebbe che AKK restasse ministra della Difesa.

Caso Turinga

Si era dimesso a pochi giorni dalla sua elezione, Thomas Kemmerich, il governatore della Turingia eletto mercoledì scorso con i voti dell’Afd. La decisione era stata presa giovedì, dopo la notizia che fosse stato sostenuto dall’ultradestra tedesca. Ha dovuto lasciare anche Christian Hirte del Cdu, partito che ha appoggiato Kemmerich per diretta volontà Angela Merkel. Lo ha rivelato lo stesso Hirte: “La cancelliera Merkel mi ha fatto sapere in un colloquio che non posso più essere Responsabile per i land dell’Est. Dando seguito al suo suggerimento, ho chiesto di potermi dimettere”.

I fatti

Dopo le lezioni di Thomas Kemmerich grazie ai voti della Cdu, della Fdp e dell’Afd, il Responsabile per le regioni orientali, Christian Hirte (Cdu), si era congratulato col neo governatore liberale, definendolo “candidato del centro” capace di “aver mandato a casa la coalizione rosso-rosso-verde”. Altri elogi su Twitter erano giunti anche da altri colleghi della Cdu e della Csu. Solo successivamente i vertici dei conservatori avevano condannato la scelta della Cdu regionale di appoggiare un candidato votato anche dall’ultradestra, tanto da far subito scomparire i tanti tweet con le congratulazioni dalla piattaforma, tranne quello di Hirte, motivo sufficiente, per Angela Merkel di chiedere anche a lui di “fare un passo indietro”.

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